Crisi Teleducato, tagli ridotti ma sbilanciati tra Parma e Piacenza

AGGIORNAMENTO ore 19 – E’ stato firmato oggi in Regione l’accordo relativo alla vertenza che ha coinvolto l’emittente televisiva Teleducato. Alla presenza della proprietà, delle Istituzioni (Regione, Provincia di Parma, Provincia di Piacenza), dell’Unione parmense degli industriali, di Fnsi, Aser e del fiduciario di redazione di Teleducato Piacenza, è stato definito al Tavolo regionale un accordo che prevede un “contratto di solidarietà” al 50%, di cui un 45% a carico della redazione di Piacenza e un 5%  a carico della redazione di Parma. La “solidarietà” coinvolge 4 redattori in ogni redazione (restano quindi esclusi i rispettivi direttori) ed è prevista per una durata di 12 mesi, rinnovabili per ulteriori 12. La riduzione dell’orario avverrà con modalità in senso verticale. 
“Abbiamo preso atto  della responsabilità delle parti – ha commentato al termine di un lungo incontro l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – per uno sforzo teso ad assicurare una fase di respiro, in un momento delicato della vita economica, sociale, ed imprenditoriale del Paese”.
“Restano aperte entrambe le redazioni, con il mantenimento dell’informazione e dell’occupazione. Considero importante l’accordo – ha concluso Muzzarelli – perché non solo salva posti di lavoro, cosa che per noi rappresenta la massima priorità, ma tiene viva in entrambe le province una voce di informazione. E più sono le voci, più c’è democrazia”.

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NOTIZIA ore 18 – Rischio chiusura scongiurato, almeno per ora, per Teleducato. Al fine di discutere della situazione dell’emittente televisiva piacentina era stato convocato oggi in Regione un tavolo di crisi, relativo alla vertenza e in cui si sono confrontati la proprietà, i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Il verbale di accordo, che è stato firmato prevede alcune condizioni inferiori, rispetto alle richieste dell’azienda, che aveva chiesto il ridimensionamento del 60% delle risorse. La solidarietà che verrà applicata sembra possa prevedere solo tre esuberi, da dividere tra le redazioni di Parma e Piacenza, anche se la divisione sarà sbilanciata a favore dell’emittente parmigiana che godrà di minori tagli. In attesa della conferma da parte delle parti in causa è emerso anche che i colleghi avranno un rimborso del 50% della parte di stipendio decurtata in base alla percentuale dell’orario ridotto.I direttori delle due testate, infine, non sono coinvolti nei tagli previsti.