Piacenza. Tentato omicidio. E’ questa l’accusa che pende sul padre e figlio albanesi, di 40 e 16 anni, arrestati dalla polizia e ritenuti responsabili del grave episodio di violenza avvenuto sabato sera sul Facsal. Il fatto, che sembra profilarsi sempre più come un regolamento di conti tra “fazioni” di albanesi, ha avuto il triste bilancio di un ragazzo 19 enne accoltellato alla gola – e ancora tenuto sotto osservazione all’ospedale cittadino – e un altro ragazzo di 27 anni, sempre albanese, rimasto ferito in modo più lieve.
Oggi si è tenuta la conferenza stampa della polizia, nella quale sono stati esposti i dettagli della vicenda: il ragazzo minorenne e suo padre – residenti a Rottofreno ma che da qualche tempo occupavano un’abitazione popolare di viale Patrioti – sono accusati di tentato omicidio. Il giovane si trova ora nel centro di prima accoglienza di Bologna, mentre il padre è rinchiuso al carcere delle Novate.
L’episodio in questione è avvenuto poco prima delle 21 di sabato quando, dopo la segnalazione alla volante di un ragazzo gravemente ferito sul Facsal, i poliziotti al loro arrivo hanno trovato anche l’altro giovane 27 enne, vicino all’ambulanza, che si stava facendo medicare. Proprio quest’ultimo ha dato agli agenti una prima descrizione degli aggressori, che sono poi stati riconosciuti dal ragazzo in questura, dopo il loro arresto.