“L’altra scena” – Festival di teatro contemporaneo

Piacenza. Debutta a Piacenza “L’altra scena”, 1° Festival di Teatro Contemporaneo organizzato da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, Iren Emilia. Il programma, che si articolerà dal 28 settembre al 30 ottobre tra performance e spettacoli, è curato da Jacopo Maj.

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L’apertura del Festival, mercoledì 28 settembre, è affidata ad eventi spettacolari che si terranno in alcuni spazi cittadini e nelle adiacenze del Teatro Comunale Filodrammatici, ai quali il pubblico potrà assistere liberamente.

Collettivo Cinetico – fondato nel 2007 da Francesca Pennini come fucina di sperimentazione tra teatro e arte visiva, rete flessibile e attraversabile di artisti e ricercatori multidisciplinari (danzatori, compositori, videomakers, artisti visivi, ricercatori e studiosi, scrittori, musicisti) all’insegna della trasversalità delle arti – dalle ore 12.30 in Largo Bacciocchi, via Cavour, Galleria della Borsa e piazzetta San Francesco metterà in scena “XD vignette sfuse per uso topico”.

Lo spazio urbano viene ritagliato in “vignette” performative tratte dallo spettacolo teatrale “XD”, lavoro capace di mescolare con ironia rifiuto e celebrazione della società di massa e dei suoi miti pop. Le porzioni di spazio performativo vengono dislocate e sparpagliate, corpi e azioni dei performer aderiscono a luoghi di tipologie differenti articolandosi in sfaccettate modalità di interazione e attraversamento da parte degli spettatori: dalla dilatazione rilassata della piazza al count-down di un passaggio pedonale a semaforo. Regia di Francesca Pennini, azione di Andrea Amaducci, Nicola Galli, Angelo Pedroni, Francesca Pennini.

Dalle ore 17 in via San Siro/angolo via Santa Franca sarà in scena “The Magic Van”, di e con Marco Neri (giocoliere, equilibrista e attore comico) e Luca Regina (attore comico, prestigiatore e presentatore). Un furgone d’epoca, dall’aspetto un po’ retrò, nasconde al suo interno un misterioso segreto… “The Magic Van” è un Ford Transit trasformato con cura e perizia in un piccolo “cafè teatro” di inizio Novecento. Gli spettatori entrano a piccoli gruppi e assistono a brevi ma strabilianti numeri di magia dal sapore di altri tempi. Un allestimento che è una vera e propria installazione artistica: uno spettacolo che è un autentico viaggio nel tempo. Dodici minuti di magia per otto increduli spettatori.

Alle ore 20, al Dubliners’ Irish Pub di via San Siro, ancora in scena Collettivo Cinetico con “| X |, no non distruggeremo l’Irish Pub di via San Siro”, un dispositivo coreografico interattivo che permette al pubblico di determinare i movimenti dei performer. Gli spettatori hanno a disposizione una particolare tastiera per guidare tre ragazzi bendati alla mappatura del luogo tramite una mazza da baseball. Il codice di istruzioni è basato sul sistema vettoriale ed il pubblico ha trenta minuti per decifrarlo ed apprenderlo per tentativi, osservando e gestendo le conseguenze dei comandi impartiti. Compositivo o distruttivo, timido o goliardico, passivo o ludico questo meccanismo performativo lascia emergere il carattere e le scelte di ogni assortimento di pubblico in un passaggio continuo di responsabilità tra autore, performer e spettatori. Concept e regia sono di Francesca Pennini, azione e creazione di Andrea Amaducci, Nicola Galli, Angelo Pedroni, supporto tecnico di Mattia Zamagni.

Ad accompagnare l’apertura del festival anche un momento conviviale offerto a tutto il pubblico: Giacomo Volpini, presidente dell’Associazione Amici di Roccapulzana, e Vincenza Mondonico, chef della Trattoria Chiarone, prepareranno per gli spettatori una specialità tipica della Valtidone, i batarò.

Il primo spettacolo in cartellone a “L’altra scena” è “Cleopatras” di Atir, in programma al Teatro Comunale Filodrammatici sempre mercoledì 28 settembre alle ore 21.

Protagonista l’attrice Arianna Scommegna in una straordinaria interpretazione teatrale, che le è valsa il Premio della Critica dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e l’accesso alla finale del Premio Ubu. Dopo i due monologhi che l’hanno fatta conoscere e ammirare dal pubblico, “La Molli”, divertimento alle spalle di Joyce, scritto con Gabriele Vacis, e “Qui città di m.”, scritto per lei da Piero Colaprico, Arianna si confronta con uno dei più importanti scrittori lombardi del nostro tempo: Giovanni Testori. “Anima Mia” è il nome della trilogia di monologhi da lei interpretati. Il filo rosso che li tiene uniti è “la parola nota a tutti gli uomini”, è “sol d’amore il canto mio di me”, è Amore. «Amore per la mia terra, per la mia città. Milano. Milano – dice la Scommegna – è la città in cui sono nata e cresciuta, è la città che mi ha permesso di incontrare i miei compagni di viaggio nel teatro, l’Atir. Milano è una mamma dura, amara che solo qualche volta ti sorride e quando lo fa tu dici: però, mia mamma, è bella. “Anima Mia” è un canto per la città, è per me il bisogno di cantare le mie radici e così dare voce e corpo a ciò che non è “inferno” in questa città e “dargli spazio, e farlo durare”». La regia è di Gigi Dall’Aglio, al violoncello Antony Montanari.