Piacenza. Il Gutturnio piacentino finirà sulle tavole di alcuni amministratori pubblici della Cina centrale, in visita a palazzo Garibaldi. Nei giorni scorsi il presidente della Provincia piacentina Massimo Trespidi ha consegnato il “rosso” piacentino a Zhou Fuhou, direttore della commissione per la riforma del pubblico settore della provincia cinese di Hubei, che conta oltre sessanta milioni di abitanti nel cuore della Repubblica popolare, e a tutto il suo staff. Il Gutturnio era contenuto nell’elegante confezione “Avanzo divino”, il contenitore in cartone che esibisce il marchio Provincia e che consente di consumare a casa il residuo di quanto bevuto al ristorante.
Accanto al Gutturnio i cinesi hanno ricevuto in dono anche un cd con le musiche tipiche piacentine, suonate con la piva, strumento simile alla cornamusa.
Lo scambio di doni ha chiuso un lungo colloquio tra gli amministratori, durante il quale il presidente Trespidi ha tratteggiato il quadro delle peculiarità del territorio e dei progetti in cantiere. Fuhou e i suoi collaboratori stanno lavorando alla locale riforma della pubblica amministrazione, per la cui redazione stanno raccogliendo contributi internazionali.
“Piacenza – ha spiegato Trespidi – è al crocevia tra importanti direttrici: quella Nord, che conduce a Milano e alla Lombardia, nei confronti della quale da sempre abbiamo relazioni commerciali, lavorative e culturali; quella Sud, verso Genova e il mare, importante punto di riferimento e di sviluppo economico per il nostro territorio. Questa direttrice ripropone l’antica “via del sale”. Siamo impegnati a sviluppare – soprattutto nel settore della logistica – un progetto a “Y” che, dal porto genovese, guardi a Piacenza e ad Alessandria, fatto, questo, che ci garantirebbe un accesso anche al Piemonte”.
Altro tema posto all’attenzione della delegazione cinese: l’Esposizione universale di Milano 2015. “Puntiamo – ha detto Trespidi a Fuhou – a far conoscere nella vetrina internazionale dell’Expo le eccellenze e le qualità espresse dal sistema territoriale piacentino, con specifico riguardo a: enogastronomia, turismo culturale e di valenza paesaggistica. Stiamo lavorando anche per sviluppare a Piacenza – capitale del pomodoro da industria – iniziative per la valorizzazione della nostra produzione”. E, a proposito di peculiarità ed eccellenze, sul tavolo è finito anche il distretto dell’energia, “che racchiude – ha spiegato Trespidi – i territori piacentino, lodigiano e cremonese che, nel complesso, sono produttori del 70 per cento dell’energia italiana”.
“Abbiamo tanto da imparare da questa terra – ha concluso Fuhou – e siamo consapevoli dell’importanza del territorio piacentino nel contesto economico italiano”.