L’aumento dell’iva di un punto percentuale, deciso in extremis nella manovra finanziaria approvata ieri in Senato, dovrebbe portare ad un aumento dei prezzi dell’0.8%, con il rischio, secondo le associazioni dei consumatori, che possa diventare invece indiscriminato, se non verranno messi in atto gli opportuni controlli.
“Protagonisti” dell’aumento le bollette elettriche, auto, moto, detersivi, ma anche abbigliamento e scarpe. Sarà più salati i costi di idraulici e parrucchieri, così come i pacchetti vacanze e una serie di servizi. Questi solo alcuni dei beni che subiranno l’impennata dei prezzi.
Ed è Federconsumatori a sottolineare la totale iniquità della scelta, con una tassazione percentuale a prescindere dal reddito percepito dal contribuente (il Codacons quantifica in 290 euro in più l’anno, ma che salirebbero fino a 385 euro per una famiglia di 4 persone da Corriere.it).
“L’operazione più equilibrata colpisce la ricchezza nel momento in cui si forma” commenta Angela Cordani di Federconsumatori Piacenza “l’esempio classico è quello dell’Irpef, con una modulazione a scaglioni ampi per consentire l’equità sociale”.
“Il governo ha fatto una scelta al contrario” prosegue Cordani ” dimostrando di prelevare dalle tasche dei meno abbienti, di quelli che già pagano le tasse. Ridicolo il contributo di solidarietà irrisorio per i redditi oltre i 300 mila euro, anche per l’importo totale”.
Il 15 settembre Federconsumatori insieme ad altre associazioni, ha proclamato una manifestazione davanti ai cancelli di Montecitorio, alla quale parteciperà anche una delegazione piacentina.