Teleducato a rischio chiusura, lunedì il Tavolo in Regione

La Regione Emilia-Romagna ha convocato per lunedì 19 settembre il Tavolo di crisi relativo alla vertenza Teleducato, in cui si confronteranno la proprietà, i lavoratori e le rappresentanze sindacali.

Radio Sound

L’obiettivo è di verificare congiuntamente gli approfondimenti in corso, l’esito degli incontri già effettuati e cercare possibili soluzioni.

«Sono seriamente preoccupato – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – per le sorti dell’azienda, che tra giornalisti, operai, impiegati e commerciali occupa 33 persone. Situazione aggravata dal fatto che nella comunicazione di avvio della procedura di mobilità, la proprietà ha scritto nero su bianco la necessità di procedere ad un intervento di chiusura della sede di Piacenza».
Inoltre ha aggiunto l’assessore Muzzarelli che «ogni azienda che avvia procedure di mobilità è un brutto segnale per quel territorio. Ogni ipotesi di riduzione o chiusura di redazioni significa un indebolimento della qualità e quantità di informazione e quindi di trasparenza e libertà. Cercheremo di trovare le strade adeguate affinché questo non avvenga».

Nei giorni scorsi l’Associazione della stampa Emilia-Romagna (Aser) ha chiesto l’intervento dell’assessorato alle Attività produttive della Regione per tentare una mediazione nella vertenza con Telemec spa, società proprietaria di Teleducato Parma e Teleducato Piacenza.

L’azienda, spiega il sindacato dei giornalisti, manifestando gravi problemi di liquidità, ha presentato un piano, per il settore giornalistico, che di fatto smantella la redazione di Piacenza, mentre per il settore tecnico e amministrativo è già operativo il piano concordato con i sindacati di categoria che prevede il ricorso a contratti di solidarietà applicati in egual misura ai dipendenti di Parma e Piacenza.

La redazione di Radio Sound esprime la più completa solidarietà ai lavoratori e ai giornalisti piacentini di Teleducato e li affianchiamo moralmente nella loro battaglia, che permetta a Piacenza di continuare ad avere un’altra voce nel campo dell’informazione per la vita sociale e politica cittadina.