Tour del pomodoro, Pozzi \”Cala la produzione ma non la qualità\”

L’incognita tempo ha pesato sulla campagna dei pomodori di quest’anno, ma nel complesso l’annata si può definire “interessante”. Lo dicono Arp ed Emiliana Conserve, le due aziende al centro dei sopralluoghi di questo pomeriggio di una delegazione della Provincia guidata dal presidente Massimo Trespidi, con gli assessori Maurizio Parma e Filippo Pozzi e il dg Cinzia Bricchi. Presente anche il sindaco di Podenzano, Alessandro Ghisoni.

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Nei briefing introduttivi ai tour aziendali Trespidi ha ribadito che quello del pomodoro è “un comparto strategico e identitario per la nostra economia agricola”. Tra i temi sul tavolo anche l’Esposizione universale di Milano 2015. “Per l’Expo – ha detto il presidente della Provincia – occorre ‘attrezzare’ una strategia comune: tutto il mondo mangia il nostro prodotto, dobbiamo far sapere al mondo che quel prodotto è piacentino. In questo senso abbiamo individuato nel pomodoro il prodotto simbolo della nostra identità agricola e vorremmo candidare Piacenza Expo a diventare la location decentrata per iniziative dedicate”. Rispondendo alle richieste dei produttori, tornati a sollecitare più acqua per i campi, Pozzi – nel sottolineare che si tratta di “una necessità stringente” – ha anticipato che “la Provincia, consapevole che è il momento di ragionare in termini di scenari certi, a breve intende assumere decisioni che consentano di porre le basi per azioni di breve, medio e lungo respiro”. L’assessore ha rilanciato la proposta di “un marchio piacentino per il pomodoro, punto di riferimento per qualità dell’offerta”. L’obiettivo è “connotare l’eccellenza del nostro prodotto in vista di Expo2015”. L’idea di puntare sull’oro rosso – ha spiegato l’assessore – “nasce dalla consapevolezza che la provincia di Piacenza vanta una storia e una tradizione d’eccellenza nel pomodoro, che è il condimento principe del made in Italy”.

Il sindaco Ghisoni, da parte sua, non ha nascosto una certa preoccupazione per “la forte concorrenza di altri prodotti”, non da ultime le colture dedicate al biogas, “che – ha detto – impoveriscono la nostra agricoltura e sottraggono terreni al pomodoro”.

Al termine del confronto con i vertici delle due aziende, visita agli stabilimenti. All’Arp il presidente Piergiorgio Bassi e il dg Stefano Spelta hanno illustrato lo stato dei fatti della campagna: quasi due terzi di prodotto conferito, conferma e probabile rafforzamento – anche per quest’anno – del fatturato, nel 2010 a quota 46milioni di euro, meno prodotto (in calo del 7-8 per cento) a causa del tempo altalenante, passato da un maggio siccitoso a un giugno piovoso, fino agli ultimi giorni di caldo torrido agostano. Sul versante della manodopera – hanno spiegato Bassi e Spelta – il 2011 ha registrato una riconferma del 90 per cento degli stagionali degli anni passati, per 450 addetti complessivi, con ulteriori richieste di un migliaio di nuovi lavoratori. Calati gli stranieri, a quota 20-25 per cento, sempre più gli italiani.

Tra le criticità: la concorrenza di paesi stranieri (vedi Spagna) che si avvantaggia di minori costi di manodopera e di energia. Dal prossimo anno Arpa punterà sul metano (oggi lo stabilimento utilizza olio combustibile denso), con un consistente apporto del recente impianto fotovoltaico da circa un Megawatt che è valso all’azienda il premio-sostenibilità di Legambiente. Bonificati inoltre 27mila metri quadrati dall’Eternit. Novità anche in casa Emiliana Conserve, seconda tappa del tour istituzionale di presidente, assessori provinciali e sindaco. Da quest’anno lo stabilimento di San Polo dispone di due nuove linee di confezionamento in vetro e di un’altra dedicata alle “scatolette” di doppio concentrato dedicate al mercato estero. L’azienda – come spiegato dall’ad Gianmaria Bosoni, affiancato dal direttore commerciale Lorenzo Cempini – per questa campagna stima un incremento di circa 9milioni di euro di fatturato, dovuto a un aumento del prodotto lavorato – 185mila tonnellate (con lo stabilimento di Busseto), contro le 165mila dell’anno scorso – e a un incremento dei prezzi della materia prima. 55 milioni di euro il fatturato chiuso a giugno 2011, tra un anno si punta a circa 64milioni di euro. Al termine visita ai laboratori, dove la delegazione istituzionale ha assaggiato l’ultimo nato in azienda: il pelato mignon limited edition.