Un uomo di 75 anni, mentre era al ristorante in compagnia di parenti, è stato colpito da arresto cardiaco. Il fatto è successo nel primo pomeriggio di domenica, a Travo. L’uomo, durante il pranzo si è sentito improvvisamente male perdendo i sensi. Un volontario della pubblica Assistenza Croce Bianca, Stefano Cervini, presente nel ristorante al momento del malore, ha prontamente riconosciuto che il paziente era in arresto cardiaco e ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco. Immediata la chiamata al 118, ricevuta dalle infermiere di centrale Gisella Schiavi e Antonella Bego, che, alla richiesta di aiuto, hanno inviato il mezzo più vicino (la pubblica assistenza di Travo) oltre all’automedica del 118 che invece è partita da Piacenza. In due minuti l’ambulanza arriva sul posto, i volontari Gabriele Gazzola, Franco Delfanti e Claudio Gazzola applicano il defibrillatore e proseguono le manovre rianimatorie insieme al volontario di Piacenza. Ci sono volute 5 scariche del defibrillatore per far ripartire il cuore, e all’arrivo dell’automedica del 118, il paziente respirava autonomamente ed era cosciente. I sanitari del 118 hanno proseguito con le cure del caso stabilizzando il paziente prima di trasportarlo all’ospedale di Piacenza. Il Paziente è tutt’ora ricoverato in Unità coronarica a Piacenza ma le sue condizioni cardiologiche sono molto migliorate. I medici della cardiologia diretti dal dr GQ Villani hanno effettuato in urgenza la coronarografia, l’angioplastica e metteranno nei prossimi giorni un defibrillatore automatico interno di protezione.
“Il risveglio del paziente colpito da arresto cardiaco prima dell’arrivo in ospedale è un evento molto raro”, dice la cardiologa Daniela Aschieri, presidente dell’Associazione Il Cuore di Piacenza, “il successo di questo caso è un ulteriore esempio della efficienza di un sistema integrato che consente di dare ottime e tempestive risposte in caso di arresto cardiaco grazie anche alla sinergia che si è creata fra ospedale, cardiologia, 118, pubbliche assistenze, Croce Rossa e tutti gli altri enti che partecipano al progetto codice blu: Polizia Municipale 112, 113, 115, 117. Il segreto del successo è intervenire nel più breve tempo possibile, entro 5 minuti con un defibrillatore e avere la catena del soccorso allertata e efficiente. Nel nostro territorio provinciale tutte le ambulanze di volontariato sono dotate del defibrillatore, ma questa non è ancora una realtà in Italia. Siamo soddisfatti di avere, con l’aiuto del 118, creato una rete di volontari preparati ad usare questo strumento salvavita”. Sono esperienze che toccano il cuore, anche quello dei volontari che soccorrono. Di questo si parlerà al prossimo festival del Diritto il 23 settembre in S Ilario alle ore 12 nella sessione dedicata al progetto Vita e al racconto delle testimonianze di chi ha vissuto da paziente e da soccorritore questa forte esperienza emotiva.