Sarà un autunno nero per l’occupazione: anche se l’emorragia dei posti di lavoro registra un rallentamento, il saldo a fine 2011 per le imprese con almeno un dipendente (circa 1,5 milioni) mostra ancora il segno meno: 88mila i posti in uscita – dice Unioncamere – pari a un calo dell’occupazione dipendente dello 0,7%. Più a rischio il lavoro nelle piccole e medie imprese e, a livello geografico, è il Sud a mostrare un deciso affanno. Nel 2010 il saldo negativo era stato di 178mila unità, -1,5%. Peggio ancora era andata nel 2009, anno clou della crisi: 213.000 i posti bruciati, pari a -1,9%.
Piacenza è una realtà versatile e con realtà in grande espansione, quindi potrebbe soffrire un po’ meno. Giuseppe Parenti Presidente della Camera di Commercio commenta la stima effettuata da Unioncamere che a livello nazionale prevede un calo dell’occupazione dello 0,7% dipendente dalla crisi che non accenna quindi a frenare. Mario Spezia, consigliere della Camera di Commercio, ricorda di aver lanciato l’allarme già in passato, spronando a prendere provvedimenti più efficaci.