Dopo i disguidi di mercoledì tornano le polemiche inerenti il cordolo della strada Caorsana. Si ricorda come un’ambulanza per intervenire sulla scena di un incidente stradale si era trovata costretta a procedere contro mano con gravi disguidi per il traffico e la viabilità. Mentre Ignazio Brambati sceglie di non esprimersi sull’argomento definendo il dibattito “chiacchiere estive”, Giovanni Botti del Pdl dichiara che la sicurezza deve essere messa al primo posto e il cordolo non garantisce l’immediato soccorso. “Brambati sostiene che sono diminuiti gli incidenti ma questo è merito delle rotonde non del cordolo” sostiene il consigliere comunale.
La mozione di Govanni Botti (Pdl)
Il Consiglio comunale,
considerata l’elevata pericolosità generata dalla presenza del cordolo di mezzeria lungo via Caorsana;
situazione preoccupante che è stata riconfermata da un recente incidente, fortunatamente non gravissimo, in cui si è evinta l’oggettiva difficoltà che esso provoca al passaggio dei mezzi di soccorso, rendendone critico l’arrivo sul posto;
considerate inoltre le code che vanno a generarsi in entrambi i sensi per l’intervento dei mezzi di soccorso e/o di polizia: situazione non gradevole e non congeniale per gli automobilisti che rimangono bloccati senza via di deflusso dall’incidente – altra possibile fonte di disagi.
Considerato che se dovessero accadere due incidenti contemporaneamente su entrambe le corsie, tipologia d’incidente largamente diffusa a causa dei cosiddetti curiosi, le operazioni di soccorso sarebbero oggettivamente impedite in entrambi i sensi, riducendo la piena operatività dei soggetti soccorritori;
impegna il Sindaco e la Giunta,
a porre in essere tutte le azioni più opportune in loro possesso, per ridurre le sopracitate pericolosità lungo via Caorsana, eliminando il cordolo, ed eventualmente riposizionando i vasi decorativi sempre lungo la via ma in posizione più idonea alla sicurezza dei fruitori dell’asse viario.
Piacenza, 18 agosto 2011
Giovanni Botti
Motivo dell’urgenza: evitare che si possano ripetere situazioni di pericolosità e disagio in caso di intervento dei mezzi di soccorso e/o di polizia.