Piacenza.Ad Andrea Bussandri non piace vincere facile. Dopo che suo figlio Christian ha vinto per la seconda volta il titolo italiano Formula Challenge ha deciso che era più divertente complicarsi un po’ la vita, e si inventato il motore da competizione a metano.
La Peugeot Bussandri è attiva a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, dal 1970. Da sempre amano la competizione: Andrea è stato pilota di rally al volante di una Peugeot del gruppo 2, mentre Christian guida dal 1993 nei rally e dal 2000 in formula challenge. Da sempre si sono occupati di impianti a gpl e metano.
Motori diesel e gpl sono già stati utilizzati per vetture da competizione, ma il metano mai, perché si porta dietro questa fama di carburante ‘fiacco’, che spinge poco il motore. Ma è anche il carburante più pulito, perché le sue emissioni sono le meno dannose per l’ambiente.
La sfida tecnologica e l’evoluzione ecologica: questi dunque i due elementi che Bussandri ha voluto mettere insieme nel progettare la 20C, che è il contrario di C02, perché appunto abbassa le emissioni di anidride carbonica. Partendo dalla 207, alleggerita in tutte le sue parti con un lavoro certosino fino a raggiungere i 725 kg, Bussandri ha lavorato con la collaborazione della Landi Renzo di Reggio Emilia, leader internazionale negli impianti a gas.
La 207 20C, nata sulla base della Peugeot 20T R3, è la prima alimentata a metano ad aver ottenuto l’omologazione per le competizioni Aci-Csai (Commissione sportiva automobilistica italiana). Correrà con passaporto E1 ltalia, negli slalom, in salita e nelle Formuta Challenge, sempre in classe 2000. I colori predominanti sono il bianco e il verde. Il primo simboleggia il pulito, l’altro evoca l’ambiente.
‘Il metano, dice Bussandri, è legato a un’immagine di scarsa brillantezza, di lentezza rispetto ad altri carburanti, ad iniziare ovviamente dalla benzina. Teoricamente non è esattamente cosi e noi cercheremo di dimostrarlo, con il prezioso aiuto della Landi Renzo, che ci ha fornito tutti i componenti della propria normale produzione di serie (tranne la centralina, che è MecTronik).’
‘Dentro il propulsore è totalmente differente dall’analogo alimentato a benzina. Quello che impressiona è la pulizia: dopo averlo provato al banco di Car Multipoint, ad Asti, lo abbiamo smontato e, all’interno, tutto era lucido, come se non lo avessimo mai acceso. Facendo un paragone, poi, la riduzione di potenza rispetto ad un motore equivalente a benzina è solo del 7-8%, dato che ci fa ben sperare. Ma più che la potenza, a noi interessa l’erogazione e la coppia bassa, a tutto vantaggio della sfruttabilità. La centralina avrà 4 mappe diverse, da tarare ed usare in base ai circuiti».
Il motore, 2000 cc per 220 cavalli, ha due iniettori di metano per cilindro. Le riduzioni di un motore a metano rispetto ad un equivalente a benzina possano arrivare all’80% in meno.
«Per correre una manche da 6-7 giri – spiega Bussandri -, pensiamo di usare una bombola da 15 litri di metano». Ma il motore non è la sola parte tecnologicamente avanzata della 207: «Abbiamo lavorato molto anche sulla dinamica di marcia e sulla tenuta – precisa Bussandri-. Le sospensioni posteriori, peresempio, sono state ideate da noi e sono auto adattive. A seconda dello stile di guida di Christian e delle caratteristiche della pista, le regoleremo in modo tale da farle muovere quasi separatamente da quelle anteriori. Se funzioneranno come pensiamo, ne brevetteremo le geometrie».
Christian Bussandri scende da una Peugeot 206 di sesto raggruppamento che tocca i vertici in termini di prestazioni e preparazione. «La conosco bene e so che è una delle vetture migliori del campionato – racconta il pilota -. Le cose cambieranno molto con la 207: l’auto è radicalmente diversa rispetto alla sorella più vecchia. Cambiano il motore e le prestazioni, ovvio, ma è molto diversa anche sotto il profilo dinamico e di messa a punto. Solo quando la proveremo per la prima volta capiremo se è una vettura competitiva da subito».
La vettura non è stata ancora testata in pista, ma si stanno effettuando le ultime prove al banco, che servono a definire e fare le ultime modifiche per migliorare i flussi e la coppia ai bassi regimi. Il debutto in gara è previsto per settembre, ancora da definire dove.