“Ci sono delle illegalità che vanno punite”, non ritiene comprensibile Mario Spezia, consigliere Camera di Commercio, la scelta di temporeggiare presa al termine dell’incontro di lunedì in Prefettura sul caso delle irregolarità nelle buste paga dei facchini assunti alla Tnt di via Dossarelli. L’ex presidente di Confcooperative, in rappresentanza ora del settore dei servizi, ha quindi presentato ieri un esposto alla Procura della Repubblica, per sollecitare un’indagine sulla vicenda.
“Il problema non è trovare un accordo” commenta Spezia “Ci sono dei lavoratori assunti e pagati in maniera non regolamentare, c’entra relativamente l’applicazione di un contratto. Attendere l’incontro con il sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino? Di certo non sarà lui a mettere in atto un’indagine. Ci sono delle regole che vanno applicate, e degli organi preposti al controllo che devono fare il loro lavoro”.
Allargando il caso a livello nazionale, Spezia fa poi riferimento alle situazioni gravissime portate alla luce nell’ultimo periodo in altri territori. Dal commissariamento lo scorso aprile di cinque filiali Tnt a Milano, per la verifica di eventuali infiltrazione della ‘ndragheta (accertata invece la presenza del capo della ‘ndragheta “del Nord” Davide Flachi, figlio di Pepè, nella sede di San Mauro torinese), all’attività di controllo da parte della Procura di Bergamo riguardo le pessime condizioni di lavoro segnalate dai facchini dell’aeroporto di Orio al Serio, assunti dalle coop associate a Gesconet, che dal gennaio 2011 lavora alla Tnt con il nome di Gesco Nord.