Consigliera di parità della Provincia e Direzione provinciale del lavoro insieme per il contrasto e l’assistenza alle vittime della discriminazione sul lavoro. Firmato questa mattina a palazzo della Provincia il protocollo d’intesa che sancisce forme di collaborazione tra gli uffici per offrire tutele alle donne che lamentano discriminazioni legate al sesso o licenziamenti a seguito di maternità. Il protocollo prevede lo scambio reciproco di informazioni tra uffici, il monitoraggio del mercato del lavoro e, in particolare, del trattamento riservato alle neo mamme e delle possibili implicazioni sul lavoro della maternità. Il documento è stato sottoscritto dalla consigliera di parità Rosarita Mannina, dalla consigliera supplente Rosa Maria Susani e dal direttore dell’ufficio provinciale del lavoro Alessandro Millo. Presente anche l’assessore provinciale Andrea Paparo. L’assessore ha evidenziato che il tasso di occupazione femminile nella nostra Provincia è attestato al 55,7 per cento, cifra superiore alla media italiana (46,1 per cento) e vicina a quella europea del 58,6 per cento. “Partendo da questi dati – ha detto – è necessario continuare a lavorare nella direzione intrapresa, quella della collaborazione interistituzionale e del reciproco dialogo e scambio tra istituzioni e parti sociali. Accanto a questo occorre inoltre promuovere iniziative di sensibilizzazione sulla conciliazione di vita e di lavoro ed evitare le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Si tratta di azioni che sono inserite nelle nostre linee di mandato”. Per l’avvocato Mannina è opportuno “fare cultura della parità ‘a monte'”. “La nostra legislazione in materia – ha sottolineato la consigliera di parità – è una delle più avanzate al mondo, ma nella realtà assistiamo a una disparità larvata che scivola nella società”. Soddisfatto Millo che ha precisato alcuni contenuti dell’accordo, che garantisce “lo scambio di informazioni tra uffici sull’andamento del mercato del lavoro, con specifico accento sulle vertenze collettive e individuali per l’individuazione e la segnalazione di reali o possibili irregolarità. In base all’accordo le parti si impegnano, laddove possibile, ad attivare la procedura di concertazione, per trovare un accordo al di fuori dell’ambito repressivo”. Nel 2010 sono 84 le donne che hanno segnalato alla DPL abbandoni o licenziamenti a seguito della maternità. Tra le ragioni espresse la difficoltà a trovare accoglienza per i propri bimbi in asili nido nelle ore lavorative e il “no” del proprio datore di lavoro a un passaggio a part time. Al centro per l’impiego della Provincia, invece, sono giunte 380 segnalazioni di modifica del contratto di lavoro delle neo-mamme. Come ha spiegato Susani, gli uffici stanno approfondendo le ragioni del cambiamento del rapporto di lavoro.