Consiglio Comunale: al centro la sicurezza nei parchi piacentini

Più sicurezza al Parco della Galleana e ai giardini del Sole alla Farnesiana. Lo ha garantito l’assessore Pierangelo Carbone rispondendo a due mozioni (entrambe approvate) presentate dal tandem Marco Tassi-Giovanni Botti (Pdl).

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PARCO GALLEANA

Dopo gli incresciosi atti vandalici dei mesi scorsi ai danni della baita collocata nel parco Gioavnni Paolo II (ex Galleana), Tassi e Botti chiedevano che l’amministrazione aumentasse la sicurezza all’interno della struttura. Pronta la replica di Carbone, che ha ricordato come su quegli eventi vi sia in corso un’indagine da parte della polizia: «Dopo il verificarsi di quelle azioni, frutto di una stupida goliardia, abbiamo già provveduto a intensificare i controlli».

GIARDINI SOLE

Si va invece verso il ripristino di panchine, chioschi e mattonelle in pietra (che erano state manomesse) ai Giardini del Sole. Lo ha assicurato Carbone a Tassi e Botti. Sulla mozione il Pd si è astenuto «in quanto – ha sostenuto Romersi – erano interventi già previsti».

(mp)

Approvato all’unanimità, ieri in Consiglio comunale, un piano particolareggiato che consentirà l’edificazione di cinque complessi plurifamigliari nella zona est della città, ai confini con il Comune di Pontenure. Il piano, suddiviso in due lotti, è stato illustrato dal vicesindaco Francesco Cacciatore. Oggi quella è un’area utilizzata a fini agricoli con una superficie complessiva di 1800 metri quadrati. L’intervento (275mila euro) è suddiviso in due lotti.

Il primo prevede tre edifici plurifamigliari, il secondo due edifici più alcuni negozi di vicinato.

Il piano, in calendario da tempo, è starto ritardato a causa della realizzazione dell’impianto fognario. Cacciatore ha informato anche che nel corso dei lavori sulla strada che «da Borghetto si immette sulla via Emilia appena prima del ponte di Pontenure saranno realizzate due piazzole di manovra sulla bretellina. In questo modo sarà superato un vecchio problema di circolazione stradale».

LOCALI E INQUINAMENTO

ACUSTICO

Via libera anche a una mozione di Antonio Levoni (Udc) che chiedeva di potenziare i controlli sull’inquinamento acustico di alcuni locali pubblici della città. «Devono essere previste sanzioni adeguate. E vanno privilegiati i sacrosanti diritti dei cittadini che hanno acquistato le loro abitazioni». Nell’accogliere la mozione, l’assessore Pierangelo Carbone ha spiegato come sul tema sia insediato in questura un apposito tavolo tecnico. Sulla mozione il centrosinistra ha votato a favore, tranne il Prc che ha votato contro. Il Pdl si è astenuto mentre non ha partecipato Pc Libera.

ACQUA POTABILE

«Più informazione sulla qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti di casa». L’ha chiesta il consigliere comunale di Pc Tutta Lorenzo Gattoni facendo presente come la possibilità di bere quell’acqua, ove le condizioni lo permettano, «consente a molte famiglie una grande risparmio di denaro». L’assessore Pierangelo Carbone ha illustrato però le difficoltà operative di avere a disposizione dati ripartiti per zona in quanto i 20 pozzi cittadini sono interconnessi.

Rimozione Forzata dell’auto del Consigliere Giacomo Vaciago.

«I vigili mi hanno rubato l’auto». Sarà anche stata un’esclamazione ai limiti del provocatorio, ma così furioso, Giacomo Vaciago, non lo si era visto nemmeno ai tempi delle invettive contro la giunta sul caso del Palazzo ex Enel. Ebbene sì, anche il professore è finito vittima dell’inflessibile e temutissima squadra di nuovi agenti di Polizia municipale. Ieri pomeriggio una pattuglia gli ha fatto rimuovere la sua auto che era parcheggiata in piazzetta Plebiscito fuori dagli spazi consentiti. Non solo, gli agenti avrebbero anche ritenuto irregolare il permesso-fotocopia esposto sul parabrezza della vettura. Quanto è bastato per scatenare le vibranti proteste dell’ex sindaco.

L’episodio è accaduto ieri al termine dei lavori del Consiglio comunale, poco prima delle 19. Vaciago, consigliere comunale del gruppo misto, contava di raggiungere la sua Golf nella piazzetta per poi recarsi immediatamente a Milano, città dove lavora. Pochi istanti dopo però, eccolo tornare verso Palazzo Mercanti letteralmente imbufalito. «I vigili mi hanno rimosso l’auto – è sbottato – sostengono che il permesso non fosse valido, ma l’hanno fatto apposta. Conoscono la mia vettura e sanno bene che sono un consigliere comunale». «Questo è un vero e proprio furto – ha proseguito – quel vigile ne risponderà penalmente perché vado a denunciarlo dai carabinieri».

In questo momento ad ascoltarlo c’era un crocchio di consiglieri che si era radunato sotto Palazzo Mercanti per le ultime chiacchiere post seduta. Vaciago ha dunque spiegato perché fosse in possesso di un permesso fotocopia: aveva perso l’originale qualche tempo fa, e così lo aveva temporaneamente sostituito con una fotocopia con tanto di nome e firma. A nulla sono valse però le rimostranze fatte a una pattuglia che stazionava sotto il Comune.

Vaciago non ci ha pensato due volte e così, sfruttando un passaggio del collega Bruno Galvani, si è recato alla caserma di carabinieri deciso a denunciare quello che a suo dire era «un furto di vettura».

L’intenzione, però, non si è conclusa nel modo da lui sperato. «I carabinieri non hanno accettato la denuncia», ha spiegato il professore all’uscita dalla caserma di viale Beverora. La ragione? 

«Un carabiniere mi ha fatto presente che possono anche esserci dei vigili stupidi, ma non per questo rubano». Così al professore non è restato altro da fare che smaltire la rabbia e andarsi a riprendere l’auto al deposito di viale Sant’Ambrogio. Non prima, però, di aver pagato la sanzione di 41 euro.

Ma non è tutto. Ieri Vaciago non è stata l’unica vittima illustre. La brutta sorpresa, leggi multa, è arrivata anche sul parabrezza dell’auto della consigliera del Pdl Maria Lucia Girometta. La vettura era parcheggiata in divieto di sosta in via Sopramuro. Vigili battono casta della politica: 2-0.

MARCELLO POLLASTRI