Testimoniare il forte legame di Piacenza con tutti coloro che nel corso della storia hanno sacrificato la propria vita per l’Italia. Queste le motivazioni alla base del monumento all’onore militare inaugurato questa mattina di fronte al Palazzo Farnese. L’opera, un bassorilievo piramidale in bronzo, mostra le gesta eroiche del nostro esercito in tutti i suoi reparti dal 1861 ad oggi, un’occasione, quindi, anche per commemorare i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’opera, voluta dagli ex allievi dell’Accademia Militare, è stata realizzata dallo scultore Fiorenzo Bacci anche lui ex allievo. Tanti gli eventi rappresentati: dalla Breccia di Porta Pia alla prima guerra mondiale, passando per l’avvento di Trieste Italiana. Grande la soddisfazione del Generale Eugenio Gentile degli Alpini e dell’Assessore Dosi presenti sul posto. L’opera si compone di numerose formelle collegate da un filo conduttore storico ed ideale: ognuna infatti racconta una vicenda, legata ai fatti più importanti della storia militare, non solo prettamente italiana, comunque: si parla anche di Guerra Fredda per esempio, ed ecco spuntare Krushov e Kennedy, uno mentre legge la Pravda, l’altro il New York Times. Al centro un pulsante rosso: il pulsante rosso che avrebbe potuto estinguere il genere umano anche solo se sfiorato. Ebbene, questo interruttore funge da memento conclusivo all’interno del concetto dell’opera: un’immagine di tutte le volte in cui il mondo ha rischiato di essere distrutto, un messaggio di pace in un’opera che commemora il sacrificio di migliaia e migliaia di uomini.
L’AUTORE
Fiorenzo Bacci nasce a Todi in provincia di Perugia nel 1940. Ex allievo dell’Accademia Militare, è diventato scultore di indiscussa fama e le sue opere si trovano ora in tutta Italia e all’estero. Ha esposto anche a San Francisco, Memphis e Sidney e ora lavora al progetto “Camminare il cantico di Frate Sole”, composizione di dieci gruppi scultorei per il parco letterario San Francesco d’Assisi.