Ieri è stato il giorno dell’interrogatorio di Gianfranco Parlato. L’ex calciatore, uno dei personaggi chiave dell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse, sembra abbia smentito la versione del preparatore dei portieri del Ravenna Santoni. Parlato avrebbe confermato che lo scambio dei
40 mila euro avvenuto il 19 marzo, giorno di Atalanta-Piacenza finita 3-0, sarebbe stato per la combine. Secondo le accuse, quei soldi arrivavano dall’Atalanta ed erano destinati all’ex biancorosso Carlo Gervasoni. Nell’interrogatorio di venerdì Santoni aveva confermato il passaggio di denaro, dichiarando però che si sarebbe trattato di una somma più piccola e per altri scopi. Intanto si fa sempre più difficile la posizione dell’Ascoli. Vittorio Micolucci, giocatore marchigiano, è stato ascoltato per circa 14 ore dalla Procura e potrebbe aver collaborato fornendo particolari piuttosto interessanti. Secondo la Procura di Cremona il difensore bianconero “costituiva una pedina stabile del sodalizio, manifestando la sua disponibilità ad influenzare il risultato delle partite di calcio della sua squadra con un rendimento agonistico negativo, cercando nel contempo di coinvolgere nella manipolazione corruttiva altri giocatori della medesima squadra”.