«Alcuni esponenti politici locali dimostrano di conoscere poco la realtà: oltre a criminalizzare bisognerebbe proporre». Il segretario provinciale della Uil Massimiliano Borotti esce allo scoperto dopo lo sciopero dei facchini delle cooperative Stella e Vega (gruppo Cogesco) che venerdì scorso ha infiammato strada dei Dossarelli, dove ha sede l’hub Tnt. Lo sciopero, promosso dai Cobas e sostenuto da alcuni esponenti locali del Prc, ha richiamato l’attenzione del sindacato di via Scalabrini, che lancia un monito: «E’ sbagliato generalizzare». Per Borotti, infatti, le coop finite nell’occhio del ciclone per le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposti i facchini vengono da fuori Piacenza, mentre la realtà provinciale, secondo la Uil, vede la costante e corretta applicazione dei contratti. Tutto, per l’organizzazione di via Scalabrini, si svolge trasparentemente e regolarmente, tant’è che molti dei lavoratori, è bene ricordarlo, sono anche soci.
L’intenzione della Uil non è certo quella di negare che in alcuni casi le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti gli operatori della logistica siano da condannare. E’ per questo, chiarisce Borotti, che abbiamo chiesto l’Agenzia della logistica: «Non per avere un ulteriore carrozzone pubblico, ma per il rispetto delle condizioni di lavoro. Condizioni rispettate dove operano i consorzi locali».