Confagricoltura, Enrico Chiesa: “Non c’è sviluppo senza rigore”

Sostegno alle imprese, sgravi fiscali e attenzione all’agricoltura, settore centrale per il rilancio dell’economia italiana: questo è quanto Confagricoltura vorrebbe ritrovare nella manovra economica che il Governo ha disegnato nei giorni scorsi.  Enrico Chiesa, Presidente di Confagricoltura Piacenza sottolinea come la difficile congiuntura porti al necessario rigore per il bene del Paese, ma al contempo pone l’accento sul rischio di veder inseriti in manovra, nelle pieghe del decreto, benefici a vantaggio di pochi. “Sono d’accordo con il Ministro Tremonti – commenta Chiesa – quando afferma che ‘non c’è sviluppo senza rigore’ ed ancora di più con i riferimenti del Presidente Berlusconi al buon senso, ‘per rispettare gli impegni europei e le obbligazioni che ci vengono dal mercato’. Noi agricoltori siamo abituati allo spirito di sacrificio e non ci tireremo indietro. Occorre però che questo rigore sia applicato sempre, a tutto e tutti; e tenendo presenti in ogni circostanza le esigenze del mondo delle imprese. Nello specifico, mi riferisco anche all’annosa questione dei pagamenti delle multe dovute da quei pochi allevatori che hanno “splafonato” le quote latte, che tiene in scacco da tanti, troppi, anni la politica agricola del nostro Paese, anche a Bruxelles”.  Confagricoltura Piacenza ha più volte ribadito l’illegittimità di questa sanatoria che danneggia, di fatto, chi, e sono la maggioranza, ha operato nella legalità sostenendo costi per acquistare e rispettare le quote, inoltre, questa condotta danneggia fortemente l’immagine del nostro Paese sul piano delle politiche europee ed un provvedimento che l’avvallasse ulteriormente si ritorcerebbe sicuramente sull’intero comparto in un momento delicato come questo che vede la definizione della politica agricola Europea dei prossimi anni. “In Italia, ogni giorno migliaia d’allevatori affrontano enormi difficoltà, lottando per far sopravvivere le proprie imprese, strette da una crisi di redditività e di competitività particolarmente grave per alcuni comparti, sono certo – conclude Chiesa – che il Governo ed il Parlamento sapranno dare le risposte giuste, perché la politica di successo è quella che sa ascoltare. Confagricoltura dal canto suo sta impegnandosi fattivamente, a tutti i livelli, per spiegare i problemi del settore e rappresentare i propri associati chiedendo misure specifiche, ma anche interventi di carattere generale di cui potrebbe beneficiare l’intera economia, mi riferisco a diversi passaggi del progetto normativo Futuro Fertile che auspico siano recepiti, in primis l’abbattimento delle norme che portano alla malaburocrazia”.

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