Caorso. Fusti radioattivi, da luglio il trasferimento in Svezia

Rifiuti radioattivi di Caorso in partenza per la Svezia. Ad annunciarlo il sindaco Fabio Callori che conferma che da luglio, fino a marzo dell’anno prossimo si susseguiranno una serie di trasporti su gomma che trasferiranno a Studvik gli ultimi 1400 fusti di materiale radioattivo.

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Dopo le sedici spedizioni cha hanno trasferito a La Hague in Francia le 1032 barre di uranio, anche gli ultimi materiali radioattivi stanno per abbandonare quindi il suolo piacentino. A Sogim spetterà poi il compito di proseguire nel decommissing dell’impianto, oltre che realizzare e gestire il parco tecnologico.

L’IDV Piacenza però, ha rilasciato un commento sulla vicenda:

IL COMUNICATO

Caorso; Raggi (IdV): “Callori smorzi l’entusiasmo. Ancora 6500 bidoni in giacenza alla centrale che deve ancora essere dismessa”

Il referendum sul nucleare l’hanno vinto i cittadini anche se Callori è rimasto a casa. Il sindaco di Caorso è abituato alla politica degli annunci. Dice che gli “ultimi” 1400 fusti partiranno per la Svezia anche se poi ritorneranno. Ma a noi risulta che in giacenza alla centrale ci siano altri 6500 bidoni di materiale radioattivo. Il decommissioning della centrale è quindi ancora lontano a dispetto di quello che vorrebbe fare credere Callori. E il Governo, il suo governo, non sta facendo nulla sul decommissioning della centrale. Semmai sta rallentando questo processo visto che il decreto per il trattamento di quei materiali risale al 4 agosto 2000 ed è a firma del governo Amato. Perché si arrivi al decommissioning innanzitutto servirebbe che il governo Berlusconi firmasse il decreto di smantellamento dell’impianto di Caorso. Dopo di che servirebbe che, sempre il governo, si prendesse la responsabilità di individuare un sito nazionale per il deposito del materiale radioattivo. Altrimenti i fusti rimarranno, ancora non si sa per quanto, a Caorso che oggi come oggi è il deposito di se stesso. Il sindaco si impegni davvero su questi temi facendo leva politica sul governo del suo colore politico perché ponga in essere tutte le condizioni perché il sito della centrale di Caorso possa davvero essere smantellato. Un annuncio così trionfalistico sulla partenza (con ritorno) del materiale radioattivo non è dunque nulla di nuovo. Tutto sto squillare di trombe del sindaco Callori ha quindi il sapore di essere un tentativo maldestro di un politico al tramonto che cerca di ritagliarsi una visibilità dopo essere stato sonoramente sconfitto da una valanga di Sì di italiani che sono andati a votare al referendum contro il nucleare mentre lui è rimasto a casa.

Samuele Raggi Consigliere provinciale Italia dei Valori