Si è svolta oggi in Provincia la Commissione consiliare “Programmazione e sviluppo economico”. Al centro del dibattito le problematiche della montagna. L’obiettivo era quello di chiarire l’azione di coordinamento anche con gli altri assessorati dell’ente di via Garibaldi e dei comuni del territorio. E’ stato quindi avviata una verifica, per avere un quadro conoscitivo delle esigenze su questo tema e redigere la pianificazione delle azioni conseguenti. In particolare, interessati da questo percorso, saranno i comuni che possono redigere il Psc, per arrivare alla sottoscrizione di un’intesa entro il 2 luglio. Le criticità emerse sono quelle ricorrenti, ma nello specifico si è concentrata l’attenzione sul perché molti contributi erogati non hanno dato i risultati sperati. In un triennio, infatti, sono stati circa 40 i milioni di euro investiti o già spesi che non hanno risolto la piaga maggiore per questi territori e cioè lo spopolamento. Per questo, oltre al percorso effettuato dalle commissioni è stato annunciata, per settembre, la giornata della montagna dedicata interamente a questi comuni. “Sarà l’occasione di avere argomenti e dati concreti cercando di stimolare la convergenza su progetti mirati, che possano dare risposte concrete che da tempo chiedono e di cui hanno bisogno”, ha concluso l’assessore provinciale Patrizia Barbieri.
L’assessorato alla montagna della Provincia, dopo aver messo a disposizione i propri uffici per il supporto tecnico sulla redazione dei Psc Comunali (il cui valore e le cui funzioni – in base alla legge regionale – possono essere mutuate dal Piano territoriale di coordinamento provinciale), lancia il monitoraggio di tutte le iniziative per i territori montani: un bilancio dei fondi stanziati, del loro impiego e degli effetti che hanno avuto sul territorio per indirizzare le politiche future nell’ottica della condivisione di obiettivi comuni.
I dati, raccolti in un documento riassuntivo, verranno presto illustrati agli amministratori del territorio in una giornata “di approfondimento concreto e di proposte – precisa l’assessore Patrizia Barbieri – per lo sviluppo della montagna”. “Un modo – sottolinea l’assessore – per accendere i riflettori sui comuni montani e per coinvolgere i sindaci in scelte condivise”.
Per aggiornare la commissione provinciale competente sulle novità avviate, questo pomeriggio è stata convocata una seduta ad hoc. Tra le iniziative che l’assessorato sta portando avanti, con il supporto di un ufficio dedicato, ci sono anche: l’approfondimento sulle zone franche urbane, “ancora di difficile realizzazione per mancanza di risorse a livello centrale” sottolinea Barbieri; la possibilità da parte delle grandi strutture di vendita di “adottare” i negozi di montagna. Tra i temi sul tavolo anche le prospettive del progetto “Vivasworld” di Carlo Devoti.
“Il sostegno tecnico dei nostri uffici, a disposizione per consentire ai municipi con meno di 5mila abitanti, che facciano parte di Unioni o Comunità montane, di attribuire al Piano territoriale di coordinamento provinciale il valore e gli effetti di Piano strutturale comunale, è una risposta di sussidiarietà alle esigenze della pianificazione – spiega l’assessore Barbieri –. Una risposta che consente ai comuni di alleggerire il carico tecnico ed economico di una partita importante come il Psc e strumenti correlati. Riteniamo inoltre che l’accompagnamento dei Comuni di montagna nella redazione del proprio strumento pianificatorio sia un modo per iniziare a ragionare in termini di territori allargati e un importante fattore di promozione di politiche di area vasta”. “Per quanto riguarda – sottolinea l’assessore – il monitoraggio in atto, pur nella salvaguardia delle competenze e degli specifici indirizzi di ciascun assessorato, si vuole monitorare per coordinare l’azione dei vari settori. Dalla protezione civile alle infrastrutture, dall’agricoltura al turismo la mappatura consentirà di avere a disposizione un quadro dei fondi stanziati, il loro impiego e il risultato territoriale espresso. Una sinergia tra assessorati che pensiamo possa dare un contributo importante per la convergenza verso obiettivi condivisi, l’ottimizzazione delle risorse, la promozione di politiche d’ambito”.