AGGIORNAMENTO
Marco Paoloni è in tribunale a Cremona per l’interrogatorio. L’ex portiere della Cremonese personaggio centrale dello scandalo scommesse, sta parlando con il procuratore capo Roberto Di Martino. Paoloni è arrivato a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria. L’estremo difensore, non si avvarrà della facoltà di non rispondere e nei giorni scorsi si è detto pronto a raccontare tutto. Intanto il governo si mobilita. Nasce un’unità investigativa sulle scommesse sportive (Uiss) per evitare le combine. La task-force si riunirà già la prossima settimana: ne faranno parte rappresentanti del Viminale, del mondo dello sport e del ministero dell’Economia. L’annuncio è stato dato oggi dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, al termine di una riunione con i presidenti di Federcalcio e Coni, Giancarlo AbeteeGianni Petrucci.
Il Piacenza ha chiesto ancora la sospensione dei play out, ma difficilmente la società biancorossa sarà accontentata. Intanto ieri il club ha precisato la posizione di Cassano, attraverso un fax giunto dal ritiro di Bergamo. Il portiere ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti e ha sottolineato di aver già dato mandato al suo avvocato di tutelarlo in sede legale. Ieri però l’inchiesta della Procura è continuata e il Gip Guido Salvini ha sentito l’albanese Ismet Mehemeti, definito organizzatore del giro delle scommesse. Ed è stato proprio quest’ultimo ad inguaiare Cristiano Doni e la stessa Atalanta: ha infatti confermato sia di aver appreso da Pirani che la partita Padova-Atalanta era stata truccata a livello di società. Intanto la Procura di Cremona ha trasmesso gli atti dell’inchiesta alla procura generale del Federcalcio. La Procura della Federcalcio da oggi comincerà a lavorare su questa nuova ondata del calcio scommesse. Oggi invece c’è attesa per
l’interrogatorio di Marco Paoloni che sembra aver deciso di vuotare il sacco. Il legale dell’ex portiere della Cremonese ha incontrato il ragazzo, ha riferito che è ancora scosso e non ha escluso che possa decidere di interrompere l’interrogatorio nel caso in cui anche domani dovesse dare segni di confusione.