Gruppo RDB: i lavoratori del gruppo verso lo sciopero nazionale

 

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COMUNICATO SINDACALE del COORDINAMENTO R.S.U.

GRUPPO R.D.B. SpA

 

Il Coordinamento Nazionale delle RSU, in rappresentanza di tutti gli stabilimenti del Gruppo R.D.B., riunitosi a Bologna il 31 maggio 2011, esprime forte preoccupazione per la situazione economica e finanziaria in cui versa l’azienda.

Dopo ampio e approfondito confronto sulla situazione nelle diverse unità produttive e a fronte del comunicato stampa diramato dal C.d.A. il 13 maggio c.m., in cui si definiscono le linee guida per il riequilibrio finanziario della società e si dichiara l’intento di razionalizzare gli stabilimenti per ridurre i costi operativi, il Coordinamento delle RSU dichiara che: Il giusto risanamento finanziario del Gruppo non può passare attraverso la dismissione degli asset strategici o la chiusura di altri stabilimenti; La ricapitalizzazione finanziaria deve essere in parte investita in innovazione di processo e di prodotto, al fine di superare la pesante crisi del settore; L’utilizzo degli ammortizzatori sociali deve servire a superare questo momento di difficoltà e mantenere all’interno del Gruppo RDB le professionalità esistenti. Il Coordinamento delle RSU è determinato nel mettere in atto forme di pressione e di civile e democratica protesta contro una Direzione Aziendale che si sta dimostrando indifferente alle richieste di trasparenza e sta violando il diritto di informazione dei lavoratori e chiede con forza all’Amministratore Delegato e al Consiglio di Amministrazione della società di avviare un confronto responsabile sul piano industriale e sulle strategie per il futuro.

Marco Carini (segr. gen Fillea Cgil Piacenza): “Piacenza faccia squadra per salvaguardare l’occupazione”

Marco Carini, segretario generale Fillea Cgil di Piacenza, commenta: “Ora Piacenza, le sue istituzioni, la società civile e il mondo politico devono fare fronte comune per salvaguardare le centinaia di lavoratori del Gruppo RDB impiegati sul nostro territorio”. Non a caso lo sciopero del 9 giugno, prossimo indetto unitariamente, si svolgerà a Pontenure, sede del Gruppo nato nel 1908. “Chiediamo la salvaguardia dell’occupazione e chiarezza sul futuro del Gruppo – prosegue Carini – per questo invitiamo tutti a tenere alta l’attenzione per far sì che l’azienda possa superare la crisi e mantenere così il lavoro a tante famiglie piacentine. Per questi motivi è indispensabile la massima partecipazione alla manifestazione nazionale del 9 giugno a Pontenure”.