La festa della Repubblica a Piacenza, a 150 anni dall\’Unità Nazionale

Pochi i giovani presenti questa mattina alle celebrazioni in Piazza Cavalli, in occasione della Festa della Repubblica. Una cerimonia durata poco più di un’ora, che ha visto sfilare i gonfaloni delle principali associazioni di combattenti, reduci e partigiani piacentini, al cospetto delle autorità presenti, tra cui il prefetto Antonino Puglisi, alla sua prima uscita piacentina nella festa del 2 giugno. A lui è stata affidata la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha voluto ribadire nelle sue parole l’importanza del ricordo di una data così importante per l’Italia, che in occasione dei 150 anni dell’Unità nazionale assume ancor più valore patriottico.

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Una grande bandiera italiana è stata stesa dagli alunni di quarta e quinta dell’Istituto comprensivo di Rivergaro ai piedi del Gotico, nel lato opposto l’alzabandiera ufficiale tra gli sguardi all’insù dei piccoli studenti.

Momento culminante della mattinata, la consegna delle 10 medaglie d’onore consegnate ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

Gli insigniti sono stati:

VIVENTI

CARRA’ GILDO, deportato in Germania dal 17/09/1943 al  08/05/1945
CARRAGLIA VALENTINO, deportato in Germania dal 23/09/1943 al  30/04/1945
CIGNATTA NINO, deportato presso Stammlager III D Vittenau dal 01/10/1943 al  01/04/1945
GIROMETTA BRUNO, deportato a Hannover  dal 08/09/1943 al  08/05/1945
SOMMI ANGELO,  deportato a Linz dal 14/01/1945 al 08/05/1945

ALLA MEMORIA

COSTANTINI PIETRO, deportato presso Stalag III B 97058 dal 07/10/1943 al  08/05/1945
MAZZOCCHI ANGELO, deportato a Trien  dal 08/09/1943 al  25/04/1945
SALOTTI DOMENICO, deportato dal 09/09/1943 al  08/05/1945
SPELTA GIUSEPPE, deportato in Germania dal 08/09/1943 al  08/05/1945
TRIONI DOMENICO, deportato a Essen  dal 08/09/1943 al  19/12/1944

Il messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

“Oggi ricorre il sessantacinquesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Stamane, sul sacello del Milite Ignoto, ho rivolto il mio commosso pensiero a tutti i militari caduti per la difesa della Patria, al servizio e per la salvaguardia delle sue libere istituzioni”.

“Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla ricostruzione della democrazia”, scrive ancora Napolitano, “Da allora, l’Italia è cresciuta, quale stato moderno ed industrializzato, protagonista del concerto delle nazioni, in una nuova Europa e nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui essa è stata sempre convinta ed attiva sostenitrice”. “Negli scenari complessi ed in costante trasformazione che caratterizzano il mondo sempre più interdipendente e globalizzato in cui viviamo, il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale di equilibrio ed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazione, ma anche di fermo presidio dei valori fondamentali che sono alla base della sicurezza, dello sviluppo e della pace”, prosegue il messaggio, “Le Forze Armate sostengono una parte considerevole di questo gravoso impegno ed hanno contribuito sostanzialmente ai risultati straordinari conseguiti in questi ultimi decenni, grazie alla loro professionalità, alla loro abnegazione, al modo costruttivo in cui esse interpretano i compiti che sono chiamate quotidianamente ad assolvere in tante regioni del mondo: compiti difficili e densi di rischi, come gli eventi di questi giorni in Libano ed in Afghanistan purtroppo ancora una volta dimostrano. Ai militari italiani di ogni grado, specialità e categoria vanno il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno essi prestano la propria opera di protezione e di assistenza. Ad essi va egualmente il rispetto dei Paesi alleati che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo il valore e l’efficacia. Viva le Forze Armate italiane, viva l’Italia”.

Nel pomeriggio, alle ore 18.45 presso il Palazzo del Governo, si svolgerà la cerimonia di consegna, da parte del Prefetto Antonino Puglisi, delle Onorifecenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Riceveranno i diplomi il presidente della Banca di Piacenza, l’avvocato Corrado Sforza Fogliani, il vice Questore aggiunto Girolamo Lacquaniti e l’ex Questore di Piacenza Michele Rosato.