“Non combatteremo per uno stato, non combatteremo per una nazione, ma per la libertà e la giustizia sociale”. Qesto è il titolo di uno delle tante proiezioni che i ragazzi delle scuole di Piacenza e provincia, oggi nella sala consigliare della Provincia, hanno mostrato. Non solo video ma anche tante raccolte fotografiche per rivivere negli spazi dell’ente di via Garibaldi un’esperienza indimenticabile che è andata a segnare la storia di questi ragazzi facendoli crescere. “È molto difficile parlare dopo aver visto questi video – ha detto il Presidente della provincia Massimo Trespidi – a volte parla di piu’ il silenzio. Una domanda però mi viene spontanea, siamo sicuri che ciò non succeda piu’ veramente? Io sono convinto che anche se in maniera meno pesante in ceri posti del mondo queste disgrazie accadano ancora e proprio per questo dobbiamo restare uniti e combattere insieme”. Un momento davvero importante, come hanno sottolineato diversi esponenti della politica locale insieme all’assessore Giovanni Castagnetti, perchè i ragazzi sono i veri protagonisti del viaggio a Mauthausen. “Non ci rendiamo conto di quanto sia importante questo momento – ha esordito Roberto Pasquali – è importante perchè oggi gli studenti delle scuole di Piacenza e provincia ci portano la testimonianza e l’esperienza del viaggio a Mauthausen, un’espeirenza che sono convinto abbia fatto scattare qualche pensiero di riflessione in loro e oggi lo stanno dimostrando proprio attraverso le loro parole, le loro foto e le loro video-riprese”. Poi sempre Roberto Pasquali si rivolge agli studenti dicendo: “oggi siamo qui per ascoltare i vostri racconti che hanno sicuramente più valore da ciò che apprendiamo dai libri di storia”. Dopodichè il testimone è passato all’Assessore Giovanni Castagetti: “Mi sento innanzitutto di ringraziare coloro che hanno reso possibile questo viaggio ma in particolare vorrei sottolineare questo momento che è davvero importante. Mi sento di ringraziare anche chi ha partecipato”. Al termine sono stati consegnati dei riconoscimenti ai ragazzi che erano accompagnati dai loro genitori e dalle insegnati.
Christian Basini