Acqua di ottima qualità nei rubinetti della città. E’ il traguardo che nel giro di un anno dovrebbe essere raggiunto a Piacenza grazie al progetto di allacciamento dell’acquedotto di “Campo Pozzi” a Mortizza con la rete idrica urbana di via XXI aprile. Un progetto tecnico che ieri è stato approvato in via definitiva dalla giunta comunale e che presto sarà sottoposto al vaglio del Consiglio prima della convocazione del bando di gara per i lavori di realizzazione che – salvo intoppi dell’utima ora – sarà pubblicato prima dell’estate.
Rispetto all’acqua che attualmente scorre in città, quella ricavata dalle falde di Mortizza a una profondità compresa tra i 130 e i 180 metri avrà una percentuale di nitrati nettamente inferiore, parametro che secondo le previsioni contribuirà a renderla migliore sia nel gusto, sia nella potabilità e che permetterà all’acqua piacentina di superare l’annoso eccesso di nitrati e calcare che la contraddistingue. «Intendiamoci, non che l’acqua di adesso sia da buttare, anche se il valore dei nitrati è un po’ sopra la media rimane comunque nelle percentuali consentite dalla legge – ha precisato l’assessore alle opere pubbliche Ignazio Brambati, che ieri ha presentato il progetto tecnico dei lavori durante la riunione di giunta – ma quella di Mortizza è un’acqua buonissima, che arriva direttamente dalle Prealpi lombarde passando per le falde sotterranee addirittura sotto al letto del Po ed è composta da una percentuale di nitrati decisamente inferiore».
Insomma, dagli attuali 35 microgrammi per metro cubo (tetto massimo di legge 50 mg), avremo nei rubinetti della città un’acqua con soltanto 15 microgrammi di nitrati, una qualità simile a quella già raggiunta nei due distributori comunali della zona Farnesiana e di via 24 maggio. L’intervento di raccordo con la rete cittadina avrà un costo totale di realizzazione di circa 5 milioni di euro, cifra che sarà finanziata a metà da Regione Emilia-Romagna e dall’Agenzia d’ambito locale Ato all’interno di un più ampio pacchetto di contributi regionali di oltre 11 milioni di euro. Già oggi, a distanza di pochi mesi dall’avvio ufficiale dei lavori che saranno in carico all’impresa aggiudicatrice del bando, sono già in corso i primi interventi preliminari. Si tratta del cantiere che dal mese scorso opera nel primo tratto di via Colombo e che sta ultimando la posa delle maxi-tubature che in futuro saranno collegate al resto della città passando al di sotto dei fasci dei binari ferroviari.
Da Mortizza saranno prelevate le risorse idriche relative ai primi due pozzi che l’Ato ha già monitorato e vagliato come salubri, ma a regime il trasferimento d’acqua comprenderà in tutto dieci pozzi per una velocità di circa 200 litri al secondo su un totale di quattro chilometri di percorso. Il progetto ha preso vita nel 2007, quando l’allora Enìa (oggi Iren) aveva iniziato le campionature nella zona sulla base di rilevazioni che lasciavano ben sperare circa l’alta qualità dell’acqua. In parallelo, per la nostra provincia è in corso anche il programma di arricchimento della rete idrica predisposto da Ato che prevede l’ampliamento chilometrico della rete per un investimento totale di 15 milioni di euro in quattro anni.