Una voce negata, all’interno della dichiarazione dei redditi, potrebbe portare ad una causa dei lavoratori di Tempi verso l’azienda. Questo quanto minacciato da Faisa Cisal, il sindacato degli Autoferrotranvieri, che a 20 giorni dalla consegna della dichiarazione dei redditi potrebbe non avere nel documento la voce “Recupero produttività”, che farebbe perdere al lavoratore quasi 2 mila euro. Una situazione paradossale, secondo il sindacato, visto che l’azienda di trasporto pubblico locale si rifiuterebbe di inserire questo rimborso, che però non graverebbe sulla cassa dell’azienda.
Di seguito il comunicato della Faisa Cisal:
Rifiuto di Tempi Spa all’ inserimento nel Cud 2010 della voce cedolino paga “ Recupero di Produttività” per l’applicazione dell’ imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività.
Scrivente Faisa Cisal di Piacenza, a seguito del diniego dell’azienda, espresso nell’ultima riunione sindacale unitaria dal Resp. Relazioni Sindacali Dott. M.Garibaldi e dal resp. Personale Tempi S.p.a. M.Corvi, sulla richiesta Faisa Cisal di certificare la voce “ Recupero di Produttività “ inserendola nel Cud 2010 ai fini dell’assoggettamento all’imposta sostitutiva del 10 % sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività, considerato l’obbligo della certificazione aziendale quale unico strumento previsto dalla norma per l’ottenimento della defiscalizzazione, in caso di persistenza , riterrà Tempi S.p.a. responsabile di un grave danno economico a tutti i Lavoratori che non potranno defiscalizzare i maggiori importi versati per il 2008, 2009 e 2010, con valori stimati tra i 1500 e i 2500 euro a dipendente.
La voce in busta paga “ recupero di produttività “ documentata da tutti gli accordi aziendali vigenti che l’hanno costituita, era la prima voce da inserire a detassazione, in quanto palesemente correlata a recuperi di produttività come richiesto dalla norma. Ciò a meno che qualcuno riesca a convincerci, in contraddizione anche della lingua italiana, che la voce “recupero di produttività” non contribuisce all’incremento della produttività aziendale, fattore indispensabile per la detassazione.
Faisa Cisal invita pertanto ancora una volta Tempi Spa a riformulare subito tutti i CUD 2010 con l’inserimento a detassazione del “ recupero di produttività “ possibile fino a fine maggio 2011, ritenendosi obbligata in caso contrario, a patrocinare una vertenza legale dei Lavoratori contro l’azienda, per la richiesta alla stessa della rifusione del danno subito.
Vertenza legale in cui la soccombenza dell’ azienda, incrementerebbe la situazione debitoria di Tempi Spa di circa 600 mila euro, al posto dello storno dall’Agenzia delle Entrate di quelle somme.
Somme a cui, lavoratori autoferrotranvieri che non rinnovano un contratto di secondo livello da oltre 20 anni e con il CCNL bloccato e scaduto da tre anni, , non possono rinunciare.
Considerate le pesanti ripercussioni economiche di questa vicenda e che le maggiori spese saranno poi inevitabilmente coperte dagli Enti proprietari, ci si attende un’attenta valutazione/sensibilizzazione al problema posto e una velocissima risolutiva presa di posizione in accoglimento delle ns istanze, vista la ristrettezza dei tempi per la presentazione dei nuovi Cud da rifare ai Caf.
Affinchè nessuno abbia a lamentarsi dopo, tanto si doveva.
In attesa di cortese sollecito riscontro, distinti saluti.
P/La segreteria Provinciale
Fabrizio Badagnani
Piacenza 12 maggio 2011