Ventilazione meccanica non invasiva:esperti di tutta la Regione a convegno

La sala Colonne dell’ospedale di Piacenza ospita oggi un corso avanzato sulla ventilazione meccanica non invasiva che vede la partecipazione di illustri specialisti pneumologi da tutta la Regione, che si confrontano con le figure aziendali preposte al trattamento ospedaliero dell’insufficienza respiratoria.
La giornata di convegno si apre alle ore 9, nel nucleo antico, e prosegue (come da locandina allegata) fino al pomeriggio.

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“Il crescente ricorso nella pratica clinica quotidiana alle tecniche di ventilazione meccanica per il supporto vitale di malati con insufficienza respiratoria secondarie a numerose malattie (broncopatia cronica ostruttiva riacutizzata, edema polmonare cardiogeno e non cardiogeno, polmoniti nei pazienti immunocompromessi, svezzamento dalla ventilazione meccanica invasiva, malattie neuromuscolari) rappresenta una sfida importante per i sistemi sanitari in genere, a causa delle complessità cliniche, tecniche, assistenziali e organizzative associate a questa pratica terapeutica”. A chiarirlo è Cosimo Franco, responsabile dell’unità operativa di Pneumologia interventistica dell’Ausl di Piacenza e referente del convegno.

L’introduzione della ventilazione meccanica non invasiva – prosegue l’esperto – ha permesso di esportare al fuori delle classiche sedi delle unità di terapia intensiva generali l’assistenza ai malati con insufficienza ventilatoria; con la crescita di esperienza degli operatori è aumentata anche la complessità dei pazienti trattati nelle strutture a intensità di cure inferiori rispetto alla rianimazione. L’impiego in pazienti cronici e acuti ha contribuito a modificare il percorso assistenziale in scenari clinici diversi, acquisendo un solido e consolidato ruolo di assoluto rilievo nell’assistenza ventilatoria in area critica, sia respiratoria sia cardiologica”.

Il vantaggio di affrontare in ambito specialistico pneumologico queste condizioni patologiche è rappresentato da un più razionale impiego delle risorse che deriva da una assistenza eseguita in ambienti con ridotti livelli assistenziali ma in grado di garantire un outcome ottimale. Questo corso vuole mettere a confronto gli specialisti che in Azienda si occupano del trattamento dell’insufficienza respiratoria al fine di ottimizzare procedure e comportamenti che possano ridurre l’accesso in terapia intensiva di questi pazienti acuti o’ “cronicamente critici” e vuole organizzare un percorso per la domiciliarizzazione dei pazienti confrontandosi con le esigenze dell’assistenza domiciliare, sempre più chiamata ad affrontare casi ad elevata complessità di cura”.