GARA1
PIACENZA 3-4-0-0-0-4-0-1-0 = 12
PONTE di P. 0-1-1-2-0-0-1-8-R = 13
REBECCHI NORDMECCANICA: Coromato ed, Ramada ss, Rufino ec, Gorin dh, Riccio es, Marenghi A. 2b, Capra 1b, Cetti ric (Cammi S.), Cristalli 3b.
Lanciatori: Lucena (ip7 h9 bb1 so7 er1), Murari (ip0.2 h2 bb3 so1 er6), Anelli (ip0.0 h2 bb0 so0 er2), Marenghi G. (ip0.1 h0 bb0 so0 er0).
Al mattino i biancorossi la combinano davvero grossa buttando al macero una partita dominata fino al 7° inning. Non sarà infatti sufficiente una partenza arrembante capace di mettere in carniere tre punti al 1° (singolo al centro di Coromato, base a Ramada e fuoricampo a sinistra di Rufino) e quattro al 2° (coi doppi di Ramada e Riccio ed il singolo di Rufino appesantiti da un errore dei padroni di casa). La replica dei veneti in verità esiste ma non di quelle che possono preoccupare e così a metà match la Rebecchi Nordmeccanica conduceva 7-4. E giusto per battere il ferro già caldo la squadra di D’Auria inanellava altri quattro punti al 6° , quelli che avrebbero potuto e dovuto essere della definitiva sicurezza (singolo di Cristalli, doppio di Ramada e due errori). Il Piacenza sembrava vitale fino all’ultimo tanto che al punto trevigiano del 7° Coromato replicava con un solo-homer all’8°. Tutto insomma apparentemente sotto controllo con Willy Lucena che alla penultima difesa dava il mound all’esordiente Davide Murari, accasatosi in biancorosso in settimana. Base a Morales, poi due sicuri eliminati ma al momento di chiudere la pratica succedeva di tutto. Murari concedeva due valide, altrettante basi, un lancio pazzo e se non bastasse colpiva anche un battitore. Tre punti veneti (parziale 12-8) e Murari sotto la doccia con però il sostituto Anelli incapace di far meglio. Il nuovo entrato ereditava la pesante situazione di basi piene ma affrontando tre soli battitori completava la debacle piacentina. Girotto era colpito (12-9) e Morales castigava i biancorossi con un grande slam che significava sorpasso (13-12). A porre fina al calvario arrivava Marenghi G. con l’agoniato terzo out. Al Piacenza restava un attacco solo per sperare nel corso del quale, con un out, Riccio toccava la terza base e Marenghi A. la seconda ma evidentemente non era ormai più giornata e la partita finiva qui con la rocambolesca vittoria del Ponte di Piave.
GARA2
PIACENZA 2-1-0-0-2-0-1-0 = 6
PONTE di P. 1-0-0-0-0-0-0-0 = 1
REBECCHI NORDMECCANICA: Coromato ed, Ramada ss, Lucena dh, Gorrin ric, Riccio 3b, Murari es, Cammi S.1b, Marenghi A, 2b, Anelli ec.
Lanciatori: Figueroa (ip8 h4 bb1 so6 er1), Rufino (ip1 h2 bb0 so1 er0).
Nella replica pomeridiana la Rebecchi Nordmeccanica giganteggia spinta da un Figueroa pressoché inarrivabile per le mazze avversarie. Unico danno procurato dal line-up di casa è il fuoricampo da un punto di Liosi al 1° dopo che Ramada ne aveva in precedenza piazzato uno chilometrico da par suo con Coromato in base (2-1). Al 2° Anelli spingeva a punto Cammi S. (3-1) mentre Figueroa non si concedeva pause eliminando nove battitori in stecca dal 3° al 5°inning. La squadra di D’Auria viaggiava sul velluto con altri due punti al 5° ed uno all’8° che, a differenza di quanto accaduto in mattinata, stendevano al tappeto gli ormai sconsolati padroni di casa. La Rebecchi Nordmeccanica pareggiava così il bilancio della trasferta ma con ancora aperte le ferite sopportate nell’incredibile match d’apertura.