Auser, incontro del presidente regionale con i vertici piacentini

L’Auser di Piacenza è una realtà di volontariato in forte sviluppo che, da un lato, risponde a problemi emergenti nella realtà locale come il digital divide e la solitudine degli anziani e che riesce anche a produrre attività di agio rivolte alla fascia più debole della popolazione, anziani in primis”. Queste le parole di commento del presidente regionale dell’Auser Franco di Giangirolamo, al termine dell’incontro con i vertici piacentini dell’associazione di volontariato che ha sede in via Musso. Erano presenti il presidente Auser Piacenza Sergio Danese, il direttore generale Matteo Marchetta e Cesarina Armani, responsabile delle attività del Filo d’argento.

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L’arrivo del presidente regionale a Piacenza non è casuale: siamo alla vigilia infatti di due importanti appuntamenti per la realtà Auser locale. Il primo è la conferenza di organizzazione dell’associazione di volontariato, prevista venerdì 29 aprile che, per l’appunto, “si pone l’obiettivo di organizzare al meglio le azioni solidarietà – ha spiegato Danese – e affrontare strategie improntate alla crescita dei servizi, che a Piacenza si declinano anche attraverso l’avvio del trasporto protetto e con l’adesione al bando comunale Attiviamoci”.

Il secondo appuntamento chiave dell’Auser di Piacenza nel 2011 è proprio l’avvio del trasporto protetto, attività che a livello regionale macina 8 milioni di chilometri l’anno di trasporti per persone in situazione di disagio.

In merito alle attività dell’associazione di volontariato piacentina, il presidente regionale ha spiegato come sia stato importante il trasferimento della sede in via Musso, nella nuova Casa delle Associazioni comunale, che rappresenta un salto di qualità: “E’ un luogo più accessibile e funzionale – ha detto di Giangirolamo – che di fatti ha aumentato la capacità dell’Auser locale di predisporre attività di volontariato. Sono nati nuovi progetti all’insegna di solidarietà, formazione e qualità della vita. Questa è una realtà di volontariato in forte sviluppo – ha concluso il presidente regionale – che cerca qui come altrove di creare un sistema integrato tra enti pubblici, associazioni, mondo della scuola e privati che risponda ai problemi e proponga soluzioni per la parte più debole della popolazione”