L’area ex Acna presenta nei primi 50 cm un’inquietante miscela di sostanze tossiche e anche cancerogene: metalli pesanti, idrocarburi con carbonio maggiore di 12, idrocarburi policiclici aromatici in concentrazione superiore ai limiti del decreto legge 47199. In più sono stati indagati quattro pozzi in cui la presenza di sostanze tossiche raggiunge livelli molto ridotti. Le tracce però ci sono e per gli addetti dell’Arpa sono sufficienti a tenere alta l’attenzione. La falda che passa nel sottosuolo sembra invece essere in una situazione migliore. Elementi tossici sono presenti anche lì ma in misura molto minore. Ora dovrà essere predisposta comunque una barriera a protezione della falda, in grado di proteggere la vena da infiltrazioni provenienti dalle perturbazioni esterne: le infiltrazioni di acqua piovana infatti potrebbero trascinare le sostanze tossiche presenti nei primi 50 cm di sottosuolo.