Torna subito al successo la COPRA MORPHO BAKERY che si impone fra le mura amiche contro i rivali della Acegas Aps Trieste, lasciando cosi nel cassetto degli “episodi isolati” la battuta a vuoto della settimana scorsa contro Torino. L’odierna sfida ha rispettato le previsioni della vigilia: Trieste ha provato in ogni modo a portare a casa i due punti e per due parziali su quattro è stata anche davanti, cedendo le armi solo sul finale. La squadra di Piazza, dopo aver chiuso in vantaggio i primi 10 minuti, è affondata nelle maglie difensive degli avversari nel secondo quarto, cosa che ha comportato un parziale di 7-19 piuttosto difficile da digerire. Questo arresto improvviso sarebbe potuto costare caro ai piacentini, invece sono stati abili nello stare incollati agli ospiti per poi dare la zampata vincente quando il tempo era maturo. Anche questa è la dimostrazione che, nei minuti finali di gara, la squadra sa sempre tirare fuori dal mazzo le carte più importanti (come già fece al PalaRuffini, seppur con risultato differente).
Grazie a questa vittoria la COPRA MORPHO BAKERY si riposiziona al vertice del girone, nell’attesa che le due dirette rivali, Perugia e Brescia, facciano i loro giochi. Per questo turno Piacenza il suo lo ha già fatto, e lo ha fatto bene!
Cosi Paolo Piazza: “Abbiamo disputato un secondo parziale osceno, la loro difesa intensa e con le mani addosso ci ha messo in crisi. Nonostante la botta siamo riusciti a limitare i danni, poi dopo la pausa lunga abbiamo saputo concretizzare di più e giocare più sciolti. A mio avviso siamo stati bravissimi a gestire il finale di partita, al termine comunque di un quarto quarto redditizio a livello di punti. Questa è già la seconda sfida che affrontiamo con i playoff in tasca ed è ovvio che, anche inconsciamente, le motivazioni possono essere meno alte di quelle dei nostri avversari che invece cercano punti fondamentali, per questo motivo cerco di dare la scossa adeguata ai miei ragazzi. Voglio fare un elogio ad Amedeo Cornacchione,la cui entrata in campo ha elargito la vivacità giusta per il contro break; non è facile stare in panchina per un po’ di gare e poi rientrare cosi: complimenti a lui.
Al momento stiamo caricando molto in allenamento, ecco perché vincere partite come questa vale il triplo!”
LA PARTITA: Con un’ora di ritardo dovuta alla riparazione di un tabellone, la prima squadra a battezzare il canestro è Trieste, anche se i padroni di casa non lasciano nulla al caso, portandosi avanti 8-2 con Passera e Rizzitiello. Grazie ad una difesa che concede poco o nulla agli avversari e ad un’ottima intesa fra playmaker e lunghi, Piacenza tocca il +8 a tre minuti dal termine, vantaggio leggermente ridotto solo nel finale (19-13).
Trieste riparte piazzando un parziale di 6-0 che le vale la parità a quota 19, poi non contenta si porta in vantaggio con la penetrazione di Scutiero dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto. Passano 5 minuti abbondanti prima di vedere un canestro piacentino, ma se in precedenza la difesa aveva fatto la differenza, adesso sono troppi gli spazi lasciati a Benfatto e compagni che ne approfittano per passare a condurre l’incontro (26-32).
Un parziale indecoroso di 7-19 costringe i piacentini a cambiare marcia per non perdere il treno Acegas, certo che Trieste non ha alcuna intenzione di mollare la presa e lo dimostra martellando da tre per il +11 ed obbligando Coach Piazza a fermare il gioco con un timeout. E’ troppo impreciso il gioco della COPRA MORPHO BAKERY per pensare di impensierire i ragazzi di Dalmasson, le cose migliori escono dalle mani di Perego (40-46), autore di una rimonta stroncata sul più bello dalla tripla di Scutiero (40-49). A Piacenza sono sufficienti le due azioni finali e meno di 15″ per ricucire lo strappo ed avviarsi al quarto parziale sotto di cinque (44-49).
Una magia del Capitano riaccende le speranze dei presenti al Palanguissola, poi è la bomba dai 6.75 di Cazzaniga a dire che i biancorossi son tornati: 50-51. Neanche il tempo di godersi il momento che viene fischiato fallo tecnico allo stesso Passera, permettendo agli ospiti di ritornare a +6 (50-56). A rompere l’inerzia triestina arriva la tripla di Plateo, sostituito fra gli applausi dal numero 12. Sull’onda di una realizzazione spettacolare per come è avvenuta, Scarone si presenta ai tiri liberi e riacciuffa la parità (59-59), seguito a ruota da Perego, anche lui precisissimo dalla linea della pietà (62-61).La massima goduria per i tifosi arriva a 33″ dalla sirena, quando l’italo-argentino spara un missile dall’arco che termina in fondo alla retina (68-63). Per Trieste è la resa, gli ultimi due canestri di Perego servono solo ad aumentare il bottino finale.
Copra Morpho Bakery Piacenza – Acegas Aps Trieste 70-64 (19-13, 7-19, 18-17, 26-15)
PIACENZA: Plateo 8, Rizzitiello 8, Loschi 3, Cazzaniga 5, Perego 21, Trapella 5, Scarone 13, Cornacchione, Petkovski ne, Passera 7. All. Piazza
TRIESTE: Vidani 3, Busca 4, Raspino 8, Bocchini 8, Maiocco 9, Colli 3, Moruzzi 13, Benfatto 3, Magro 8, Contento, Scutiero 8. All. Dalmasson