Seminario sulla violenza agli operatori sanitari all\’USL

In diverse parti del mondo sono aumentati gli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario, episodi che come “eventi sentinella” ci segnalano la presenza negli ambienti di lavoro di situazioni di rischio e di vulnerabilità e ci indicano la necessità di mettere in atto opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori.

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Gli infortuni accaduti nelle strutture ospedaliere italiane e denunciati all’INAIL, “per qualifica professionale e modalità di accadimento”, nell’anno 2005 ammontano a 429, di cui 234 su infermieri e 7 su medici.

Per fare fronte a questa situazione e dopo che altri paesi europei, come l’Inghilterra, hanno adottato una sorta di “tolleranza zero” negli ospedali contro i casi di violenza, il Ministero della Salute ha emanato nel novembre del 2007 e appena reso disponibile on line una specifica raccomandazione che ha lo scopo di prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.

Di questo tema si parla domani nella sala Colonne dell’Azienda Usl di Piacenza nel corso di un seminario che si apre alle ore 9 e dura tutta la giornata. L’iniziativa – spiega il dottor Franco Pugliese, direttore del dipartimento della Sicurezza Ausl, promotore dell’evento insieme al dipartimento di Salute mentale su mandato della Direzione generale – permetterà di raccogliere elementi e informazioni direttamente dai vari settori e di confrontare poi la nostra realtà locale con un modello ben consolidato: quello inglese.

La formazione è rivolta anche al management e al personale di sicurezza. Il workshop – cui parteciperanno anche operatori provenienti dai servizi di prevenzione e protezione di Aziende vicine dell’Emilia e della Lombardia nonché operatori e dirigenti della Polizia di Stato – si concluderà con una serie di indicazioni fornite dall’avvocato penalista Cosimo Pricolo per illustrare anche quali siano i delitti e i reati che nelle relazioni di cura “ammalate” di violenza si possono configurare.