Ci sarebbero anche due piacentini tra i ventidue docenti universitari di undici città italiane indagati nell’ambito di un’indagine della procura di Bari per reati contro la pubblica amministrazione, in relazione allo svolgimento di concorsi pubblici universitari truccati. Le perquisizioni vengono compiute dalla Guardia di finanza di Bari su disposizione del pm inquirente Renato Nitti. I reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e falsità ideologica. I fatti riguarderebbero la manipolazione di concorsi pubblici dal 2006 ad oggi per docenti di prima e seconda fascia. I professori imputati avrebbero manipolato «l’esito di molteplici procedure concorsuali pubbliche bandite sul territorio» attraverso «accordi, scambi di favore, sodalizi e patti di fedeltà». Le città coinvolte oltre a Piacenza sono Bari, Milano, Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Macerata, Teramo, Messina.