E’ stato consegnato sabato sera nelle mani di Giuseppe Bussandri, insegnante di religione e coordinatore della cooperativa agricola sociale “La Magnana” di Piacenza, il quarto riconoscimento pubblico alla memoria di Stefania Rossi, presidente dell’Azione Cattolica di Cortemaggiore, laica impegnata nella sua comunità, scomparsa prematuramente nel 2004.
Il premio, di 2mila euro, è stato conferito durante l’ultima serata della Settimana sociale dei cattolici piacentini che si è svolta a Cortemaggiore, nell’oratorio San Giuseppe. A fare gli onori di casa il parroco mons. Luigi Ghidoni e dal sindaco Gianluigi Repetti che hanno ricordato la figura di Stefania Rossi, donna di preghiera e di azione, impegnata in ambito sociale, civile ed ecclesiale dentro la storia.
La speranza è stato il filo conduttore anche di quest’ultima serata in cui a parlare è stata la musica e il canto che, come ha osservato Enrico Corti, dell’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, “sono la sintesi vera di ciò che pensiamo con la parola speranza”. Il coro Cappella musicale Maestro Giovanni diretto dal maestro Massimo Berzolla ha infatti eseguito brani di diverso genere ed epoca approfondendo la preghiera del Padre Nostro, preghiera della speranza.
Al termine la consegna del riconoscimento a Giuseppe Bussandri.
Quindici le segnalazioni giunte alla commissione di valutazione che ha deciso, all’unanimità, di assegnare il premio “Stefania Rossi 2011” a Giuseppe Bussandri.
L’Azione cattolica in accordo con la famiglia Rossi ha conferito il quarto riconoscimento pubblico alla memoria di Stefania Rossi a Giuseppe Bussandri perchè è stata riconosciuta in lui la capacità di inserirsi con passione apostolica negli ambienti di vita in particolare la scuola in un contesto particolarmente difficile e il volontariato in un settore di frontiera contribuendo a illuminare di senso cristiano queste esperienze e a incrementare la condivisione e la collaborazione con ogni persona di buona volontà. Lo ha presentato la presidente diocesana di Azione Cattolica, Elena Camminati.
“Giuseppe Bussandri è di Piacenza, cresciuto nella parrocchia del Corpus Domini dove ha sempre poi condiviso con la comunità parrocchiale impegni, servizi e dedizione al bene dei bambini e dei ragazzi, all’oratorio, alle attività ricreative e formative. Ultimo di sei fratelli, ha perso nello stesso tragico incidente stradale entrambi i genitori nel 1995.
E’ insegnante di religione all’istituto professionale “Leonardo Da Vinci” di Piacenza dal 1989. In questo impegno professionale è diventato negli anni punto di riferimento per tutta la comunità scolastica. Dal 2005, rispondendo ad una sollecitazione della comunità ecclesiale per rispondere ad una concreta povertà emergente, si è reso disponibile alla creazione e gestione di una cooperativa a agricola che mira all’inserimento di persone svantaggiate, “La Magnana” di Piacenza. In questo impegno, insieme ad altri volontari e amici, immette energie, tempo, fatiche e passione.
La dimensione del servizio gratuito è da sempre presente nella sua vita. La comunità con questo riconoscimento intende ringraziarlo, dargli un segno di vicinanza e di accompagnamento”.
“Vorrei ringraziare Stefania – ha detto Bussandri – perché il riconoscimento è stato voluto dalla famiglia dell’Ac affinché possa rimanere nella memoria di tutti quello che ha fatto e soprattutto come l’ha fatto. Dopo aver letto della sua vita faccio fatica a pensarmi in questo modo. Mi sono venute in mente un sacco di persone che incarnano pienamente le motivazioni di questo riconoscimento che però non sono conosciute, che sono testimoni silenziosi nella loro comunità. Vorrei ringraziare i miei genitori che sono stati la mia prima Chiesa, i miei sacerdoti e tutta la comunità del Corpus Domini, i colleghi di scuola, soprattutto quelli più “lontani” dalla Chiesa perché mi stuzzicano sempre e mi costringono a confrontarmi e rendere ragione della mia fede con parole condivisibili anche con loro. Grazie anche ai miei amici e volontari della Magnana con cui condivido quotidianamente il servizio che non è mai a senso unico, ma sempre reciproco”.
A nome dei familiari è intervenuta anche Simona Rossi, sorella di Stefania: “Grazie a Giuseppe Bussandri insieme a tutti coloro che negli anni passati hanno ricevuto questo riconoscimento per quello che hanno saputo e sanno testimoniare e per quello che trasmettono a tutte le persone che hanno, hanno avuto e avranno la preziosa occasione di incontrarle sul proprio cammino. Mi auguro che i miei figli, che non avranno la possibilità di conoscere una zia speciale, possano incontrare nel corso della loro esistenza persone non solo come Stefania, ma come coloro che hanno ricevuto il riconoscimento in suo ricordo, persone che rappresentano simbolicamente i tanti che, a Piacenza e Cortemaggiore, in paesi piccoli e grandi, in parrocchie e associazioni, in famiglia nella vita civile, nella scuola, nei luoghi di lavoro, spesso nel silenzio vivono e testimoniano autenticamente gli stessi valori che sono stati i valori di Stefania”.