Per Piero Noci l’accusa chiede dieci anni di carcere ma si fatica a trovare prove schiaccianti. Il 53enne di Buccinasco sarebbe accusato di aver messo a segno rapine in banche di tutto il Nord Est e anche nel piacentino, a Castel S. Giovanni e Cortemaggiore. Nel dibattimento di ieri l’imputato ha dovuto confutare le prove che sembrerebbero accusarlo. Una cimice nella sua auto avrebbe registrato commenti sulle rapine e sulle auto rubate per le stesse, mentre i suoi spostamenti di regione in regione sembrerebbero compatibili con la mappatura dei colpi. Il rapinatore ripreso dalle telecamere di sorveglianza degli istituti di credito era mascherato da donna e ciò rende ancora più difficile il lavoro dell’accusa, tanto più che il Tribunale ha respinto anche la richiesta di una perizia antropomorfica per stabilire la corrispondenza fra i lineamenti dell’imputato e quelli del rapinatore. Per l’avvocato di Noci Claudia Bonfiglioli le accuse sono molto deboli: mancherebbero infatti le prove biologiche sui mezzi usati per le rapine e il giorno della rapina a Castello, l’imputato sarebbe stato a pranzo con un parente prima di essere coinvolto in un incidente stradale. La sentenza è prevista per il 31 Marzo.