Intervista a Marco Bellocchio, domani a Piacenza con \”Sorelle Mai\”

Domani, sabato 19 marzo, alle ore 20, il regista Marco Bellocchio presso la Multisala Iris di Piacenza presenterà “Sorelle Mai”, il suo ultimo, originale lavoro attualmente in programmazione nella sala cinematografica cittadina e nelle varie sale italiane. Un’occasione perché “Sorelle mai” è un film unico per il modo in cui ha preso forma laboratorio di “Fare Cinema” di Bobbio. Sarà presente anche il sindaco Roberto Reggi a porgere un saluto a nome della cittadinanza a Marco Bellocchio.

Radio Sound

L’INTERVISTA:

In vista di questo appuntamento abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Bellocchio per parlare della sua ultima pellicola che, come spesso accade con i suoi lavori, rispecchia la società nella quale viviamo. Nell’intervista di Gianmarco Aimi il regista piacentino spiega: dal filo diretto e quanto mai distante dal suo capolavoro “I pugni in tasca” a “Sorelle mai”, fino ad arrivare a “Italia mia”, film mai nato sul potere nel nostro Paese perché, curiosamente, rifiutato dai finanziatori.

 

SINOSSI DI SORELLE MAI:

 Il film è costituito da sei episodi di una stessa storia, girati in sei anni diversi compresi tra il 1999 e il 2008 (e perciò con i corsisti di quei sei anni) e raccontano di una bambina, Elena (Elena Bellocchio), nella sua crescita, dai 5 ai 13 anni, di sua madre Sara (Donatella Finocchiaro) sorella di Giorgio (Pier Giorgio Bellocchio), dei loro difficili rapporti… Elena vive con le buone zie a Bobbio, perché la madre, che fa l’attrice, è sempre in giro, ma non l’ha abbandonata, ritorna appena può, così come ritorna continuamente anche il fratello per ragioni diverse… Ma un giorno Sara decide che Elena viva con lei a Milano e perciò lasci il paese e si separi dalle zie, forse definitivamente…

Ma a Bobbio nel quarto episodio (2006) ritorna con Elena per formalizzare la vendita della casa dove ritrova il fratello Giorgio sempre più inquieto, smarrito per ciò che vuole fare.

Il quinto episodio (2007), sempre girato e ambientato a Bobbio, racconta di uno scrutinio in un liceo immaginario del paese… Il legame con le altre storie è che una delle professoresse (Alba Rohrwacher) è ospite pagante nella casa delle zie, dove ritroviamo personaggi degli altri episodi come Elena, le zie, Gianni Schicchi ed altri… Il dramma della professoressa, il suo conflitto, è legato alla decisione dapprima di bocciare uno studente per sua presunta “distrazione” e poi di rimediare il giorno dopo chiedendo la sua promozione (in verità la “distratta” era stata lei)… Infine nel sesto episodio (2008) ritroviamo Giorgio che, sempre per

problemi legati a debiti, affari andati male, si rifugia a Bobbio perché minacciato da qualcuno… Sara la sorella ancora una volta verrà in suo soccorso e praticamente gli salverà la vita… L’episodio e il film finiscono con una rappresentazione sul fiume Trebbia. Gianni Schicchi vestito come l’uomo in frac entra nelle acque dell’antico fiume del paese dove tutti i personaggi sono nati e hanno trascorso la loro prima giovinezza.

Note di regia

SORELLE MAI è un film per caso. Tanti racconti improvvisati, decisi per la stagione (l’estate), i partecipanti al laboratorio Fare Cinema, gli amici, attori e non attori, disponibili, gli ambienti gratis…

Un film che non poteva essere più condizionato (non c’era una lira e poi un euro) e nello stesso tempo più libero.

Ancor più libero perché, facendolo, non c’era il pensiero che sarebbe stato giudicato, quell’ansia leggera, intermittente che ci accompagna sempre quando si gira un film (che sto facendo?.. Entrerà qualcuno in sala?.. ecc. ecc.).

E invece è già stato giudicato da chi lo ha scelto e verrà giudicato da chi lo vedrà al Festival… E prima ancora una sua parte (SORELLE MAI riprende il mediometraggio SORELLE rielaborandolo completamente e aggiungendo tre nuovi episodi. È un film nuovo) fu giudicata e scelta dai selezionatori del Festival di Roma del 2006.

Verrà giudicato, ma intanto l’ho fatto (l’abbiamo fatto, perché va ricordata la generosa e disinteressata collaborazione dei partecipanti ai corsi dei sei anni).

Qual è lo stile, la forma di SORELLE MAI?

Uno stile compatto e frammentario insieme… Questa “contraddizione” corrisponde al fatto che SORELLE MAI racconta sei storie nel tempo di dieci anni, che sono state legate insieme soltanto quando ho deciso di farne un film, perché ho capito che c’era un filo che le univa, un filo profondo, nonostante certe divagazioni d’intreccio, imprecisioni e ripetizioni di dialogo, che sono la vita in crescita, in trasformazione, di due fratelli Giorgio e Sara e di sua figlia Elena… Essi vanno e vengono, scappano e ritornano per infine separarsi definitivamente da Bobbio, dal passato, mentre altri personaggi restano nella città che è un’altra protagonista immobile del film.

(Marco Bellocchio)

 

La Provincia di Piacenza, il Comune di Bobbio e Rai Cinema

presentano

una produzione Kavac

Fare Cinema 1999, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008

 

SORELLE MAI

di Marco Bellocchio

Regia: Marco Bellocchio

Fotografia: Marco Sgorbati,Giampaolo Conti (per il 1999)

Musiche: Carlo Crivelli Enrico Pesce

Montaggio: Francesca Calvelli

con:

Pier Giorgio Bellocchio, Elena Bellocchio, Donatella Finocchiaro, Letizia Bellocchio, Maria Luisa Bellocchio, Gianni Schicchi Gabrieli,

Alba Rohrwacher, Valentina Bardi, Silvia Ferretti, Irene Baratta,

Alberto Bellocchio, Anna Bianchi