Al via la fiera del colore a Piacenza Expo

Si dice che una casa è finita quando è imbiancata… Sono 50mila, circa, le imprese in Italia che si occupano di tinteggiatura, con una dimensione media di poco meno di due addetti per impresa. “L’ultimo censimento – precisa Giovanni Donelli, presidente ANVIDES ITALIA (Associazione Nazionale imprese di restauro, coloritura, decorazione, stuccatura e verniciatura) – risale al 2001, ma i numeri possono essere ritenuti ancora validi. Sul territorio nazionale, quindi, si registra una presenza di circa 90mila addetti, cifra in linea con gli altri paesi europei. Per quanto riguarda il numero complessivo di imprese, il nostro scenario è, invece, decisamente più polverizzato. Scendendo nel dettaglio, su oltre 60.600.000 residenti in Italia (ISTAT, 24 gennaio 2011) la stima è di 1 addetto ogni 673 abitanti. Si tratta comunque di una stima prudenziale…”. Al momento, infatti, non vengono segnalati altri censimenti o aggiornamenti.

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Esiste, poi, tutto un mondo parallelo. Più di uno, nel solo ambito familiare, ama improvvisarsi ‘imbianchino’, dizione, come sottolinea Donelli, “assolutamente obsoleta, desueta e usata ancora solo in alcune regioni del Nord Italia”. Anche alla dicitura ‘pittore’ è preferibile l’espressione “impiegato nel settore dell’applicazione delle pitture”. Molti esercitano questa attività come secondo lavoro; altri ancora non sono catalogati come tali, perché all’interno di ‘imprese edili’… Senza contare gli innumerevoli messaggi ‘pubblicitari’ che riempiono le cassette della posta di abitazioni private e uffici. E se le cifre reali di questo universo lavorativo quanto meno poliedrico sono difficili da stabilire con esattezza, il cosiddetto ‘applicatore’ ha un profilo decisamente variabile, perché no anche al femminile, che può essere tracciato solo dall’utente finale in base all’esperienza personale. Di certo ha un carnet di appuntamenti di lavoro molto fitto, con una programmazione a due, tre settimane, quando va bene; è preciso, organizzato, rispettoso in termini di pulizia, igiene e sicurezza, documentato sulle novità tanto quanto lo sono i suoi fornitori.

Da oggi – questa la novità 2011 – la categoria degli applicatori può contare per la prima volta in Italia su una fiera tagliata ad hoc, un ‘su misura’ per l’aggiornamento, la crescita professionale e non ultima la gratificazione del contatto diretto con la produzione. E’ COLORE – PiacenzaExpo dal 18 al 20 marzo 2011 – unica manifestazione verticale italiana B2B, con ingresso gratuito, dove l’edilizia mostra in esclusiva il valore e l’eccellenza dei settori “finiture ed edilizia leggera”.

“Un risultato di tutto rispetto per questa 1.a edizione”, sostiene Silvio Bisotti, presidente PiacenzaExpo, organizzatore delle mostra convegno.”84 espositori e oltre 100 i marchi rappresentati nei diecimila metri quadrati del padiglione 1 interamente dedicato a COLORE, che si conferma punto di incontro e confronto a tutti i livelli fra produttori, distributori, utilizzatori/applicatori, progettisti, associazioni di settore e istituzioni e sviluppa un calendario di convegni, incontri ed eventi di reale interesse. Non a caso al taglio del nastro, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia”. E’ tutta la filiera, infatti, la protagonista di COLORE. Un intero pianeta – come dimostra il panorama dei settori merceologici presenti – che spazia da pitture, rivestimenti, attrezzi e strumenti applicativi, decorativi, intonaci e stucchi, strumenti di rilievo e di gestione del colore a tintometria, software applicativi, sistemi cromatici, spettrofotometri…

Importante il panel dei patrocini ottenuti: AIDEL (Associazione Italiana Distributori Edilizia Leggera), ANVIDES (Associazione Nazionale imprese di restauro, coloritura, decorazione, stuccatura e verniciatura), ASSORESTAURO (Associazione italiana del restauro dei beni architettonici, artistici, archeologici e urbani), CNA Nazionale (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Media Impresa), UNIONCAMERE Emilia-Romagna, ai quali si aggiunge la collaborazione del POLITECNICO di MILANO/ DIPARTIMENTO INDACO/LABORATORIO COLORE.

“Obiettivo – precisa Davide Lenarduzzi, direttore PiacenzaExpo – rappresentare in modo specifico temi, contenuti e valenze di un mercato che sente il forte bisogno di una fiera costruita sulle proprie necessità, che risponda in modo preparato alle sfide poste dall’evoluzione in atto. Un mercato che, per il comparto produttivo, stima oltre 3miliardi di Euro di fatturato in Italia, secondo paese in Europa dopo la Germania”. Anche se la crescita delle materie prime, i cui costi concorrono a determinare almeno il 50% del costo finale del prodotto, inciderà pesantemente per il 2011.

“A testimonianza della forte volontà di COLORE di porsi come piazza di incontro e momento di “cultura professionale”, il nutrito calendario di convegni, eventi, workshop e premi che siamo riusciti a realizzare coinvolgendo le associazioni di categoria, le istituzioni e le scuole, soprattutto di formazione”, sottolinea Federico Picone, ideatore e direttore scientifico di COLORE.