Incidenti in Giappone: aumentati i controlli delle reti di monitoraggio?

La consigliera regionale Gabriella Meo (sel-verdi) ha presentato un’interrogazione in cui ricorda che, nel 2008, Provincia di Piacenza, Comune di Caorso e Arpa Emilia-Romagna hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per garantire un sistema di sorveglianza ambientale nell’area circostante alla centrale nucleare di Caorso e per favorire iniziative di informazione ad istituzioni e cittadini relative alla disattivazione dell’impianto.

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Sulle pagine del sito internet di Arpa, sezione provinciale di Piacenza, – aggiunge Meo – ad oggi è possibile reperire il rapporto sulla radioattività ambientale in Emilia-Romagna relativo all’anno 2008. Nel rapporto si legge che “specifiche analisi radiometriche (spettrometria gamma, alfa e beta totale e radiochimiche) effettuate su matrici ambientali ed alimentari consentono di monitorare lo stato dell’ambiente sia attorno all’impianto di Caorso che a livello regionale, ed altresì di seguire l’evoluzione delle conseguenze su ambiente ed alimenti di eventi incidentali”.

La consigliera chiede quindi alla Giunta regionale quali tipologie di analisi vengano svolte periodicamente e su quali matrici ambientali ed alimentari, se le diverse reti di monitoraggio (nazionale, regionale, locale), in occasione degli incidenti occorsi nelle centrali nucleari giapponesi a causa del recentissimo terremoto, abbiano incrementato i campionamenti allo scopo di misurare una eventuale deposizione al suolo (fall out) e con quali risultati ed infine se non si ritenga opportuno rendere pubblici, ad esempio sul sito di Arpa, i dati raccolti dalle reti di monitoraggio della radioattività ambientale in seguito a tali incidenti. (AC)