Il sindaco Reggi e il direttivo dell’Anci ricevuti dal Papa

Anche il sindaco di Piacenza e vicepresidente dell’Anci Roberto Reggi è stato ricevuto stamani nella Sala Clementina del Vaticano da Papa Benedetto XVI. Durante l’incontro con il pontefice i sindaci hanno sottolineato che con la crisi economica sono in forte aumento le nuove povertà e i bisogni primari delle persone, bisogni che chiedono soluzioni; stanno però aggravandosi – è stato sottolineato – le possibilità di rispondere alle richieste di aiuto da parte di quanti improvvisamente si trovano senza lavoro; stanno aumentando le necessità di quanti, regolarmente immigrati, o in fuga da regimi dispotici e dittatoriali, come ci dice la cronaca di questi giorni, non possono essere lasciati soli al loro destino. “Abbiamo evidenziato – ha detto Reggi – come i flussi migratori non pongano solo problemi di sostegno economico, ma anche tematiche legate al rispetto delle differenze culturali e religiose, nell’ambito dei principi fondativi che sono alla base della delle nostre comunità”.

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Dai primi cittadini è emerso che nonostante queste situazioni di grave disagio i sindaci e le amministrazioni locali si trovano a dovere fare a meno di risorse che sono indispensabili e sempre più si stanno vivendo giorni difficili, proprio quando i sindaci sono spesso individuati come i punti di riferimento sul versante sociale. “Nonostante tutto ciò renda particolarmente difficile la nostra opera quotidiana – ha detto Reggi – siamo consapevoli del nostro ruolo e dei nostri doveri. Abbiamo il compito di portare avanti quotidianamente il nostro lavoro e la nostra azione con sacrificio, dedizione e amore per il nostro Paese, operando con fiducia e speranza, con lo stesso spirito che animò uno dei più gradi sindaci della nostra storia, Giorgio La Pira”.

Il pontefice ha esaltato il ruolo della solidarietà come principio per la convivenza tra diverse espressioni dell’umanità all’interno di uno stesso paese: “La molteplicità dei soggetti, delle situazioni, non è in contraddizione con l’unità della Nazione, che è richiamata dal 150esimo anniversario che si sta celebrando”, ha detto Benedetto XVI. “Unità e pluralità –  ha aggiunto il Papa – sono due valori che si arricchiscono mutuamente, se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio”.
Il Pontefice parlando dell’immigrazione, ha sottolineato l’importanza dell’elemento di solidarietà. “Oggi la cittadinanza si colloca nel contesto della globalizzazione, che si caratterizza anche per i grandi flussi migratori. Di fronte a questa realtà bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi – ha detto Benedetto XVI – affinché non venga stravolta la convivenza sociale”. Il Santo Padre ha anche ricordato che le realtà ecclesiali, quali le parrocchie, gli oratori, le case religiose, gli istituti cattolici di educazione e di assistenza” si collocano tra “le formazioni intermedie presenti nel territorio che svolgono attività di rilevante utilità sociale, essendo fautrici di umanizzazione e di socializzazione, particolarmente dedite alle fasce emarginate e bisognose. Desidero ribadire – ha proseguito il Papa – che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere liberamente la sua missione, come richiede un effettivo rispetto della libertà religiosa, che consente in Italia la collaborazione fra la comunità civile e quella ecclesiale”.

“Purtroppo – ha rilevato Ratzinger – in altri Paesi le minoranze cristiane sono spesso vittime di discriminazioni e di persecuzioni. In proposito – ha concluso Benedetto XVI – rivolgendosi alla delegazione Anci e in particolare al presidente Chiamparino – desidero esprimere il mio apprezzamento per la mozione del 3 febbraio 2011, approvata all’unanimità dal vostro Consiglio Nazionale, con l’invito a sensibilizzare i Comuni aderenti all’Associazione nei confronti di tali fenomeni e riaffermando, allo stesso tempo, il carattere innegabile della libertà religiosa quale fondamento della libera e pacifica convivenza tra i popoli”.