Ancora oggi, nel 2011, per le donne la vita è più difficile che per gli uomini? In generale chissà, ma sul mondo del lavoro pare proprio di sì. Stipendi più bassi, più tempo richiesto per raggiungere postazioni di prestigio, una mentalità spesso ancora latentemente maschilista. Abbiamo chiesto di tracciare un bilancio ad alcuni illustri personaggi della nostra città, proprio oggi, in occasione dell’8 marzo. Iniziamo da Elsa Boemi, comandante di Polizia.
“Nelle Polizie per una donna è effettivamente molto difficile raggiungere livelli di vertice. In tutta Italia sono 4 le donne comandanti di comuni capoluogo di provincia, anche le donne hanno superato il 50% degli appartenenti alle polizie municipali. I dati comunicano In Europa l’Italia è penultima rispetto all’opportunità di genere. Tra le ragioni, la donna deve occuparsi, oltre che del lavoro, della vita domestica e familiare.
Paola De Micheli, deputata del Pd, parla della donna come componente essenziale della comunità soprattutto in questo momento di crisi generale, dove il senso di responsabilità materno di cui la donna dispone già da giovane, la porta a rappresentare una colonna portante in politica come nel lavoro. Determinazione e capacità di dialogare sono le caratteristiche principali che rendono una donna in grado di influire nella società.
E’ Claudia Gnocchi, responsabile del coordinamento femminile della Cisl, a sottolineare con rammarico come la donna abbia smesso di lottare per diritti che oggi sembrano scontati, ma che 40 anni fa furono conquistati da donne coraggiose e combattive. Dice la Gnocchi: “Le donne della nuova generazione devono riscoprire i valori degli anni 70 quando si combatteva per i propri diritti”
Dello stesso avviso è Carla Antonini, direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza, la quale ha ricordato l’orgoglio che la donna ha acquisito nel corso degli anni attraverso le lotte per i propri diritti. “Quando una figura femminile trova il coraggio di diventare protagonista la società cambia e si evolve: se oggi attraversiamo un periodo di crisi è anche per un indebolimento della donna che non deve perdere la forza di combattere che aveva negli anni ’70. Quando le donne smettono di lottare la storia conosce momenti di stallo.”
Tanti anche gli appuntamenti tenutisi nella giornata odierna. Alle 15.30 in Circoscrizione 4 si è parlato della donna oggetto, tema di grande attualità nello scenario politico nazionale. Sarà infatti trasmesso un documentario sul tema a cura di Telefono Rosa e Spi Cgil. La donna è stata anche contestualizzata alla sentita crisi economica: all’Auditorium S. Maria della Pace infatti si è tenuto un incontro dal titolo “Precarietà: nome comune genere femminile2 a cura di Cisl. Infine alle 17.45 alla Camera del Lavoro si è svolto Voci al Femminile, sulla storia del femminismo dal dopoguerra fino agli anni 70. E’ intervenuta per l’occasione Lidia Menapace, per festeggiare la “Giornata internazionale delle donne”, come ha tenuto a precisare lei stessa, e non solo festa della donna