Consiglio comunale Piacenza,bagarre, giallo nel finale e seduta rimandata

AGGIORNAMENTO. Parcheggi privilegiati per le forze dell’ordine, la seduta del consiglio comunale di Piacenza finisce in bagarre con il centrosinistra diviso e senza numero legale. La mozione Ricciardi (Pd), che chiedeva all’amministrazione comunale di eliminare tout court tutti i posteggi riservati alle forze dell’ordine nel centro storico, ha creato notevoli imbarazzi nelle fila della maggioranza. A nulla sono valsi i tentativi di trovare una possibile mediazione, come quello suggerito dall’assessore Pierangelo Carbone, e le proposte intermedie di ridimensionarne il numero o, ancora, di effettuare una verifica delle effettive necessità.

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Il finale con “giallo” – la tessera di Guglielmo Zucconi ancora inserita nonostante il consigliere se ne fosse già andato, e il Pdl lesto ad estrarre le sue e ad abbandonare la sala – ha provocato il riconteggio dei presenti in aula. Con il triplice risultato di far cadere il numero legale (Zucconi sarebbe stato il 21°), di invalidare il voto su un emendamento in realtà accessorrio dello stesso Ricciardi e, infine, di rimandare il voto finale in un clima generale di accuse reciproche tra i poli. Un voto scomodissimo, stando alle posizioni emerse in aula. 

Ricciardi, spalleggiato dai colleghi che con lui hanno firmato la mozione, Giovanna Calciati e Giulia Piroli del Pd, Marco Fumi della civica per Pc con Reggi, Lorenzo Gattoni di Pc Tutta, Gianni D’Amo di Pc Comune, è apparso decisissimo nel rivendicare quegli spazi auto per i cittadini che risiedono nel centro storico («dove c’è una penuria di parcheggi conclamata») e a non indietreggiare di un millimetro dalla drastica proposta iniziale. L’ex presidente del Consiglio comunale ha voluto però precisare, «per evitare fraintendimenti», che «non si tratta di nessuna guerra alle istituzioni»; né che vi sia un bersaglio politico preciso (allusione alla Provincia, ndr) dettato dagli spazi, per esempio, ricavati per la polizia provinciale in via Garibaldi. «Vogliamo solo valorizzare il cittadino rispetto a chi non ha bisogno», ha spiegato.

Ricciardi ha elencato nel dettaglio gli spazi contestati: 3 davanti al Teatro muncipale, 9 davanti alla Provincia in via Garibaldi, 5 in via Santa Franca (Aipo), 3 in via Capra (Polizia municipale), 6 in via Caccialupo (carabinieri)  e altri 18 disseminati in altre strade del centro. «Rimuovendoli – ha sottolineato il consigliere del Pd – parifichiamo i diritti tra residenti, forze dell’ordine e lavoratori». Un ragionamento che deve aver convinto anche Lucia Rocchi (per Pc con Reggi) la quale ha ricordato ai colleghi di quando abitava in via Garibaldi e di come era impresa ardua trovare parcheggi liberi.

Meno drastica e decisamente più elastica ed accomodante, invece, la posizione di altri della maggioranza. Come quella del finanziere Roberto Colla (per Pc con Reggi) per il quale non può essere messa in discussione l’utilità di servizio dei parcheggi riservati alle forze dell’ordine. «Semmai – ha fatto presente – si potrebbe ridurre il numero se sono eccessivi e vigilare di più, e magari sanzionare, i “furbi” che usano gli spazi fuori dal servizio». Dello stesso avviso anche il capogruppo Pd Pierangelo Romersi. La proposta di ridurre gli spazi a un numero ragionevole è sembrata poi aver fatto breccia anche in Carlo Mazza (misto).

Per una maggioranza divisa, un Pdl decisamente contrario e unito a difendere le ragioni delle forze di polizia. Luigi Salice ha proposto «di verificare le reali esigenze di parcheggio delle forze dell’ordine nel centro storico»; Marco Tassi ha dichiarato «il fallimento della politica dei parcheggi della giunta Reggi»; Filiberto Putzu ha fatto notare come sull’argomento non si sia levata alcuna voce di protesta dai cittadini. Ma il più accanito a schierarsi contro il taglio ai posti-auto per le forze dell’ordine è stato Carlo Mazzoni, convinto, perdipiù, che la mozione fosse animata da dietrologia politica anti-Provincia: «Proposta assurda che viene, si badi, da chi ha fatto di piazzetta Sant’Ilario il proprio “cortile” personale». Poi la controproposta: «Abbiate il coraggio di togliere posti riservati al Comune in piazzetta Sant’Ilario e di metterne una ventina a disposizione dei residenti di via Garibaldi. “Prima di cancellare i privilegi agli altri, sarebbe il caso di tagliare quelli dei politici».

 

AGGIORNAMENTO ore 20.30 – E’ finito in bagarre il Consiglio comunale, con il centro sinistra senza il numero legale. Diviso in particolare sulla mozione, che aveva come primo firmatario Benedetto Ricciardi, che chiedeva l’abolizione di tutti i parcheggi riservati alle forze dell’ordine nel centro storico. Non condivisa la mozione nel centro destra, nonostante la mediazione dell’assessore Pierangelo Carbone. Il finale ha fatto registrare anche un giallo: la, per ora, non spiegata assenza di Lorenzo Gattoni di “Piacenza Tutta” nonostante la tessera fosse inserita in aula. Conteggio e alla fine seduta rimandata per mancanza del numero legale.

AGGIORNAMENTO ore 16.30 – Consiglio comunale dedicato alle mozioni ed interrogazioni, quello in svolgimento a Palazzo Mercanti. Diversi i temi all’ordine del giorno. Nelle comunicazioni inziali a tenere banco è stato lo sfogo di Lorenzo Gattoni di “Piacenza Tutta”, che ha bacchettato la maggioranza sulla chiusura del polisportivo durante la Placenthia Marathon. Marco Tassi invece, capogruppo del Pdl,  ha attaccato l’amministrazione sui parcheggi di Piazzale Marconi e per quanto riguarda le multe fatte dalla polizia municipale nei giorni scorsi. In seguito si è entrati nel vivo della discussione, con il progetto di riqualificazione di Piazzale Plebiscito, illustrato dall’assessore Ignazio Brambati, il quale ha assicurato che potrebbe  partire già nel 2011 se tutto dovesse andare secondo i programmi. Rassicurazioni, sempre dall’assessore Brambati, anche per la riqualificazione di tutto l’asse nord di viale Risorgimento.