Via dello spaccio da Piacenza a Milano, 14 arresti e 15 denunce

Un asse di spaccio che correva lungo Rivergaro e Milano, passando per Piacenza, è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo operativo di Bobbio. L’operazione “White bottle” ha portato all’arresto di 14 persone, 15 denunciate per detenzione continuata ai fini di spaccio e favoreggiamento e 76 segnalati come assuntori. L’indagine ha avuto avvio nel marzo del 2009, quando a seguito dell’arresto di un 40 enne di Rivergaro, spacciatore, con 100 grammi di hashish, nell’ambiente degli assuntori locali sono iniziate a muovere voci di minacce da parte degli spacciatori locali che imputavano ai consumatori la responsabilità dell’arresto.

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Le attività iniziate immediatamente, hanno visto la massima attenzione dapprima sull’ambiente rivergarese, che nel corso dell’indagine è risultato essere rifornito di cocaina, hashish e marijuana attraverso tre canali di spaccio distinti e definiti.

Si tratta di un rifornimento sistematico di cocaina che arrivava dalla capitale lombarda, tramite dei corrieri, all’interno di bottigliette che contenevano dai 5 ai 20 grammi di cocaina. Nelle perquisizioni che i carabinieri hanno effettuato a Milano, da dove la droga partiva su ordinazione degli spacciatori piacentini e rivergaresi, in alcuni garage sono saltate fuori anche delle armi: quattro pistole con munizioni e silenziatori. Materiale che il Ris sta ora analizzando per scoprire se eventualmente siano state impiegate per commettere altri reati. Lo spaccio avveniva soprattutto nei pressi di alcuni bar di Rivergaro e Piacenza che i carabinieri in borghese hanno tenuto d’occhio per diverso tempo. Alla fine si è scoperto che  gli spacciatori piacentini erano arrivati a minacciare i loro clienti di non parlare con i carabinieri.

Il primo, dedicato alla cocaina, vede il suo principale fornitore a Milano, un 52enne spacciatore che rifornisce abitualmente professionisti e personaggi della moda milanese. Attraverso due altri milanesi di 55 anni, la cocaina viene spacciata ad altri fornitori di più basso livello in Rivergaro ed in Piacenza. Entrambi sono stati arrestati in flagranza nel corso di un loro viaggio di rifornimento, nonché successivamente di arrestare uno dei loro acquirenti/spacciatori in Piacenza (44enne) ed un altro su Rivergaro.

Il secondo canale, soprattutto per marjiuana e hashish, ha visto il principale artefice di rifornimento in un 30enne milanese in quel capoluogo, che riforniva uno spacciatore di Rivergaro (31enne). A lui era affidato il trasporto dello stupefacente direttamente da Milano, ai fornitori locali ed acquirenti di Rivergaro, uno dei quali, 32enne, acquistava quantitativi di marijuana in parte da destinare al piccolo spaccio.

Il terzo canale trovava la sua principale sede a Castel San Giovanni e trattava soprattutto hashish ma anche cocaina e marijuana. In quel centro, principale spacciatore è un 22enne che acquistava la droga dall’ambiente degli extracomunitari pavesi, e la spacciava a successivi “rivenditori (un 34enne, un 28enne ed una 25enne), che, oltre a rifornire gli assuntori della zona, provvedevano anche a trasportare stupefacente a Rivergaro.