Anche Trespidi fra i 2600 che parteciperanno alla Placentia Marathon

Sedici edizioni e sempre nuove proposte. L’obiettivo principale sempre quello: sostenere la causa dei bambini di strada di Kinshasa (Congo) a fianco di Unicef. Nata nel 1995 dall’inossidabile sodalizio tra i poliziotti Alessandro Confalonieri, Pietro Perotti e Giovanni Cuminetti dell’Unicef, la Placentia Marathon torna in questo 2011, ancora più ricca di iniziative e con 2.600 partecipanti attesi. L’evento è fissato per il 6 marzo (partenza alle 9,30 da via Gorra). Come da tradizione, a una settimana di distanza, istituzioni e partecipanti illustri si sono trovati per la tradizionale cerimonia di consegna dei pettorali. Quest’anno, per la prima volta, come location è stata scelta la sala consiliare della Provincia di Piacenza. E’ stato il presidente Massimo Trespidi a fare, questa mattina, gli onori di casa al sindaco Roberto Reggi, al questore Michele Rosato, affiancato dal direttore della scuola di polizia Carla Melloni e a organizzatori e corridori. Regista della presentazione la voce di RadioSound Rita Nigrelli.

Radio Sound

Trespidi – che correrà la 21 chilometri cercando di insidiare il suo record di 1 ora e 32 minuti – ha definito i sedici anni della maratona piacentina “una storia delineata, concreta ed efficace “, sottolineando il tratto “distintivo e peculiare” della kermesse, che coniuga “competizione e solidarietà”. Il presidente della Provincia ha rivolto un saluto e un ringraziamento anche a “tutti i volontari che, con spirito di servizio e passione ideale, rendono possibile l’organizzazione dell’evento”. Un pensiero è andato anche all’esperienza della maratona newyorkese, a cui Trespidi ha preso parte personalmente insieme a una delegazione di una cinquantina di piacentini che hanno portato la causa dell’Unicef anche all’attenzione della Grande Mela. Il sindaco Reggi ha dato merito alla Provincia di sostenere “in maniera determinata l’iniziativa”. “Spero – ha sottolineato il primo cittadino – che in futuro ci siano sempre maggiori investimenti in manifestazioni di questo tipo da parte delle istituzioni”. Per il rappresentante del Comune il principale merito della Placentia Marathon è quello di essere un “veicolo straordinario di solidarietà e un modo per ricordare a tutti che correre fa bene”. Il questore Rosato – che ha portato i saluti del capo della polizia Antonio Manganelli – la prossima settimana sarà in servizio a Verona, ma non abbandonerà Piacenza, dove continuerà a risiedere, e ha già invitato presidente della Provincia e sindaco in terra scaligera per la maratona della città.

In segno di riconoscenza Trespidi e Reggi questa mattina lo hanno omaggiato con una maglia della maratona e una medaglia.

Rosato e Melloni hanno consegnato i pettorali “illustri”. A Trespidi l’H2011, per Reggi l’H99 e per la moglie Patrizia l’HF99. All’onorevole del Pd Paola De Micheli assegnato il numero HF2, a Giorgio Macellari, primario di senologia all’ospedale di Piacenza, l’H1952. Chiamati a ritirare il pettorale anche: il sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri (H14), l’assessore allo sport del Comune valnurese Daniele Capitelli (H19), i consiglieri comunali Roberto Colla (H352) e Christian Fiazza (H486). Al dirigente comunale Giuseppe Magistrali l’H15.

Tra i grandi favoriti della 42 chilometri – come spiegato dal giornalista Michele Marescalchi – Denis Curzi, del “Centro sportivo Carabinieri. Sarà lui a indossare il pettorale numero 1. Dovrà vedersela innanzitutto con keniano Philemon Kipkering, vincitore della ultime due edizioni della Placentia Marathon, che indosserà il numero 2. Tra le donne assente per influenza la strafavorita Federica Ballarini. I riflettori si accendono su Stefania Benedetti, Lara Mustat, Marija Vrajic (Cro), Salina Jbet (Ken), Noemy Gizzi e Marina Zanardi. La “mezza” maschile sarà una sfida in casa straniera, tra keniani (Rugut e Kisorio) ed etiopi (Zain, Tyar, Bazhar e El Abbas). Pronto a graffiare anche l’ucraino Matviychuck. Per i vigili del fuoco i 21 chilometri varranno come campionato italiano. Aguerrita, nel settore femminile, Ivana Iozzia, già oro all’ombra del Gotico nel 2009. Novità dell’edizione 2011 della Placentia Marathon: la sfida in hand bike tra squadre istituzionali. Si fronteggeranno in una grande staffetta, con frazioni da 500 metri, team composti da amministratori pubblici, ex campioni dello sport, volti noti del piacentino. Comporranno la prima formazione: l’assessore regionale Paola Gazzolo, gli assessori provinciali Maurizio Parma e Andrea Paparo, con i colleghi Paolo Dosi e Giovanni Castagnetti (Comune di Piacenza) e buona parte della giunta di Vigolzone, con Loris Caragnano, Silvia Milza, Elisa Bolzoni, Marco Piva. La compagine dovrà fare i conti con l’altra squadra in sella alla bici ad azionamento manuale. Ne compongono le fila: il presidente provinciale del Coni Stefano Teragni, il responsabile ufficio sport del Comune Claudio Agosti, Domenico Grassi, presidente Cri, Carlo Sozzi, dirigente ginnico nazionale dei Vigili del fuoco, Massimo Fermi dell’Anpas, Francesco Magni, direttore amministrativo dell’Ausl di Piacenza, l’agente scelto Claudia Salvarani, l’agente Maria Rivaroli della polizia municipale e Vito Riontino, coordinatore dei volontari del Corpo emergenza radioamatori della protezione civile Nuovo il percorso della competizione più lunga che si snoda da largo Anguissola verso il centro cittadino, da qui verso il lungo Po, quindi in piazzale Torino, via Manfredi e il passaggio verso la Valnure, in andata e in ritorno verso la città. Nella fase di rientro i corridori percorreranno corso Europa, piazzali Velleia e Libertà, Pubblico Passeggio e raggiungeranno il centro cittadino. Arrivo, come ormai da tradizione, in piazza Cavalli. Tragitto cittadino identico per la mezza distanza, ma il percorso si separa all’altezza della strada Valnure. Maratona e mezza tornano a congiungersi in corso Europa.

Nel corso della mattinata Massimo Mussi e Claudio Ardigò hanno illustrato il loro grande progetto: percorrere 160 chilometri, da Cremona a Sestri Levante spingendo una carrozzina, consentendo in questo modo a un disabile di vivere le emozioni che solo le lunghe distanze sanno regalare. Trespidi e Reggi hanno già dato la loro disponibilità. Appuntamento a quest’estate. Pio Malfatti, storico appassionato, punta invece ad un’impresa da Guinnes per i 150 anni dell’Unità d’Italia: correre 30 maratone in un anno toccando tutte le regioni italiane, con tempi di percorrenza sempre inferiori alle 3 ore. Quella di Piacenza sarà per lui la sesta. E, sempre per l’Unità d’Italia, il 17 marzo (giorno della proclamata festa nazionale) alle 18 l’Associazione maratone italiane ha chiesto a 19 città, tra cui Piacenza, di organizzare un evento in concomitanza per celebrare la ricorrenza. L’idea sul tavolo è quella di una corsa non competitiva dal Campus Pino Dordoni a piazza Cavalli.