L\’ass. Paparo visita la Settima Meccanica, prodotti piacentini nel mondo

L’assessore Andrea Paparo ha visitato nei giorni scorsi la “Settima Meccanica Srl” l’azienda di Settima di Gossolengo, di proprietà della famiglia Cagnani. La visita si pone in continuità con precedenti visite che consentono all’assessore alle Politiche del Lavoro di approfondire la conoscenza delle realtà aziendali locali.

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L’azienda di Gossolengo, nata nel 1978, ha conquistato un’importante posizione al fianco delle grosse multinazionali produttrici di pompe idrauliche per uso industriale. Questo grazie anche al nuovo concetto di pompa idraulica che, pur lavorando ad alte pressioni, elimina uno dei più grossi e apparentemente irrisolvibile problema della rumorosità tipico di alcune delle più diffuse pompe idrauliche, quali le pompe ad ingranaggi e a palette.

Attualmente la “Settima” coinvolge più di 80 collaboratori e ha una struttura di vendita esterna diffusa nelle principali nazioni e un fatturato di circa 20 milioni di euro. Oggi Settima Meccanica e Settima Flow Mechanism, conosciuti nel mondo come Settima, sono presenti con un articolato network di vendita in tutto il mondo dal Nord America all’Australia, dal Sud America all’Est Asiatico senza dimenticare l’Europa, con una percentuale di export di oltre l’80%.

La Società dispone di 4 siti produttivi e produce in media 150.000 pompe l’anno con un bacino di un migliaio di clienti tra i quali Bosch, Siemens, General Electric, Mitsubishi, Edison Energia, Marcegaglia.

L’Assessore Paparo dichiara: ” E’ stato molto interessante vedere come un’altra azienda piacentina, fortemente export oriented e perennemente rivolta all’innovazione di prodotto, anche protetto da brevetti nazionali ed internazionali, stia superando brillantemente questi periodi di crisi”.

“E’ proprio in queste caratterizzazioni di internazionalizzazione ed innovazione – prosegue Paparo – che si devono ricercare le direzioni verso le quali andare per tornare a crescere ed affermarsi sui mercati sempre più competitivi e globalizzati”.