Anche all’interno degli uffici dell’assessorato alla Mobilità sono rimasti spiazzati: l’introduzione dell’area “D” della nuova Zona a traffico limitato (Ztl) ha provocato un boom di richieste di permessi per accedervi. Le richieste arrivano non solo da parte dei residenti, ma anche da parte dei numerosi lavoratori il cui impiego gravita all’interno del perimetro della zona in questione.
Dopo il picco di code che l’ufficio di Tempi di piazza Cittadella ha fatto registrare nel mese scorso, in questi giorni la situazione si è calmata ed è possibile tracciare un primo bilancio.
Ci si attendeva certamente la richiesta da parte dei residenti, che alla fine ammonta a circa 1360 unità. Non, però, quella di ulteriori 600/700 persone che lavorano in numerose strutture presenti nel circondario. In effetti nella zona D vi sono, ad esempio, il Maruffi, le Gianelline, il San Vincenzo, la Ceis, il liceo artistico Cassinari, l’università di via Neve, che hanno il parcheggio interno privato.
«Si tratta della tipologia di pass con i quali si può accede alle aree private e limitatamente a quel comparto – spiega l’assessore alla Mobilità Pierangelo Carbone – Il pass rosso consente il transito per entrare nella zona privata, ma non consente di parcheggiare. Il vero problema è invece la sosta su strada. Sotto questo profilo i permessi in più non aggravano la situazione».