Servono regole di lavoro per le marinerie dell\’Emilia Romagna

I Sindacati di categoria dei lavoratori addetti al settore pesca chiedono di stabilire le regole del lavoro per le marinerie dell’Emilia Romagna.

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Sono partite le due piattaforme sindacali per arrivare a concordare con le Associazioni cooperative (Legapesca – Federcoopesca – Agcipesca) e con l’Associazione industriale della pesca (Federpesca), il Contratto Integrativo Regionale di Lavoro per i lavoratori della pesca.

 

Si tratterà del primo Contratto Regionale per le marinerie dell’Emilia Romagna, per le due tipologia d’impresa presenti in Regione, che insieme contano oltre 2000 lavoratori imbarcati su oltre 1000 imbarcazioni.

 

L’ambizione delle Organizzazioni Sindacali della pesca, FAI CISL – FLAI CGIL – UILA pesca, è di consegnare a questo settore economico, tra i più antichi in assoluto al mondo, degli strumenti moderni per rendere più semplice e sicura la vita a bordo, ma anche per poter sapere quale rotta seguire, concordando nell’ambito delle relazioni industriali, le misure necessarie atte alla gestione dei momenti di crisi e di sospensione della pesca, per riprendere e rafforzare l’attività imprenditoriale – lavorativa di un settore messo alla prova dalle innumerevoli traversie degli ultimi anni.

 

Nella trattativa che si sta per avviare, i rappresentanti dei lavoratori e degli armatori si confronteranno ad esempio su come comportarsi riguardo a: sicurezza sul lavoro, orario di lavoro, retribuzione, su come appianare le eventuali divergenze d’opinione, o su come programmare le ferie, ricercando le soluzioni più omogenee possibili rispetto alle diverse marinerie. Il buon esito di questa trattativa potrà così consegnare un contratto ad ogni imbarcazione emiliano romagnola adibita alla pesca, un vero e proprio manuale da consultare quando non si saprà come affrontare i tanti fatti che coinvolgono il rapporto tra armatore ed equipaggio.