Si apre un nuovo capitolo nella storia dell’Azione Cattolica della diocesi di Piacenza-Bobbio che oggi ha vissuto la 14esima assemblea diocesana elettiva.
Gli associati si sono riuniti nella sede di Palazzo Fogliani a Piacenza per ripercorrere le tappe del triennio appena trascorso, tracciare le linee dei prossimi anni ed eleggere il nuovo consiglio diocesano di Ac che è stato proclamato durante il momento conviviale nel seminario vescovile di via Scalabrini.
Sono risultati eletti:
Per il settore adulti Elena Camminati, Silvana Ferrari, Giuseppe Strozzi, Chiara Sacchi, Teresa Ballotta, Roberto Ziliani, Wanda Rocchetti.
Per il settore giovani: Maria Chiara Bisotti, Luca Gobbi, Paolo Zacconi, Daniela Castagnetti, Federica Cantarelli, Matteo Bronzini, Giulia Reggi.
Per il settore Acr (ragazzi): Marco Vino, Laura Zanetti, Anna Maserati, Cecilia Baldini, Raffaella Cotroneo, Maria Giovanna Rabboni, Marco Massera.
Il nuovo consiglio diocesano rimarrà incarica per il prossimo triennio e si riunirà martedì 22 febbraio alle 21 a Palazzo Fogliani. In quella sede verranno nominati due responsabili per ciascun settore e sarà decisa una terna di nominativi da presentare al Vescovo mons. Gianni Ambrosio il quale sceglierà tra questi il presidente diocesano.
Al presidente uscente di Ac della diocesi di Piacenza-Bobbio, Pier Paolo Triani, il compito di relazionare sul triennio appena trascorso e lanciare un auspicio per il futuro, quello cioè di continuare sulla strada della formazione e nel compito educativo perchè, utilizzando le parole di Vittorio Bachelet riprese a sua volta dal Toniolo, l’Ac possa essere una società di santi che rifaccia cristiana la società degli uomini.
Un’Azione Cattolica (quella di Piacenza-Bobbio nel 2011 festeggia i 140 anni di vita), fatta di laici che rinnovano anche nel momento dell’assemblea il loro ‘sì’, il loro voler ‘stare dentro’ l’associazione con responsabilità, passione, nel servizio alla Chiesa.
Il compito dell’Ac è infatti proprio quello, come ha ricordato il vescovo mons. Gianni Ambrosio durante la celebrazione della messa in cattedrale a conclusione della giornata assembleare, di essere nella Chiesa a servizio della comunità ecclesiale.
Chiesa e Azione Cattolica non due realtà distinte quindi. “L’associazione nasce e vive nella Chiesa – ha osservato il vescovo – grazie all’impegno di laici che collaborano alla missione della Chiesa si fa corresponsabile della crescita di comunione nella comunità diocesana svolgendo servizio nelle parrocchie”.
“Discepola e testimone nelle sfide del tempo presente”. E’ questa l’Ac di oggi per il presidente uscente, un’Ac capace di accogliere i cambiamenti alla luce del Vangelo e di impegnarsi “ad un annuncio capace di smuovere il cuore e la mente delle persone, capace di affascinare e mostrare la forza del Vangelo”.
Alla riduzione del numero degli aderenti, che oggi si contano a 1300 nella diocesi piacentina, si risponderà sempre con proposte “alte”, di qualità, di formazione, di cultura, di legami autentici, di servizio, per continuare nell’impegno di educare.
Per il prossimo triennio, come spiegato da Elena Camminati, facente funzione di presidente che si è affiancata a Triani negli ultimi mesi, si ripartirà, come definito nel documento assembleare, dall’interiorità e dalla formazione. Ma prima di tutto la carità, che, ha osservato Elena Camminati, oggi si chiama soprattutto comunione.
Ci si impegnerà, ha informato Camminati, a dare più voce alla creazione di un’opinione pubblica consapevole ed informata. “Dovremo dare spessore – ha detto – alla consapevolezza che la nostra vocazione laicale ci spinge fuori dagli ambienti ecclesiali, ci impone di dialogare, a proporci e collaborare con le istituzioni e le altre associazioni del territorio. Da troppo tempo manca la voce dei laici associati nella formazione di un’opinione pubblica informata e composita. Questa per noi è una sfida aperta”.
Presenti all’assemblea anche Fabio Dovis, delegato regionale Piemonte per l’Acr – rappresentante del Consiglio Nazionale e i ragazzi del consiglio diocesano dell’Acr (CDR) che hanno riflettuto sulle parole chiave dell’Acr, il protagonismo nell’associazione, la testimonianza, la partecipazione e la rappresentanza.
Il vescovo ha consegnato a ciascun presidente parrocchiale di Ac la nomina e la benedizione personale.
E’ stato infine anticipato che il quarto “Riconoscimento pubblico alla memoria di Stefania Rossi” sarà assegnato sabato 26 marzo a Cortemaggiore, paese natale di Stefania, in una serata del programma della Settimana Sociale.