Spaccio di cocaina e usura. Erano questi gli ambiti criminali in cui era specializzato un gruppo di 8 persone, tra cui cinque stranieri, che avevano la base in Valdarda, ma che operavano in tutta la provincia. In particolare, alcuni di questi avrebbero prestato somme di denaro ad alcuni piacentini per poi pretendere indietro interessi che arrivavano fino al 180 per cento. Il tutto dietro minacce e violenze. La rete di spaccio della cocaina invece riguardava quasi esclusivamente i giovani delle zone di Castelsangiovanni, Sarmato, San Nicolò e Stradella. Maggiori dettagli sull’operazione verranno dati a breve direttamente dalla Procura della Repubblica di Piacenza che ha coordinato le indagini.
AGGIORNAMENTO:Erano due coniugi di Sarmato a gestire un giro di prestiti di denaro a tassi astronomici e che avrebbero preteso dalle loro vittime cifre pari al doppio di quelle prestate. Piccole somme, tra i mille e i tremila euro, che per rischiavano di raddoppiare se i pagamenti non erano effettuati entro la data stabilita, senza contare le minacce rivolte non solo alle vittime ma anche ai loro familiari. E questa l’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Fiorenzuola e che ha portato all’arresto dei due coniugi che a Sarmato avevano un piccolo negozio di alimentari. Si tratta di Assunta Grieco e di Giovanni Esposito, entrambi campani, lui ex commerciante di automobili. Entrambi si trovano ora in carcere appunto per il reato di usura. In manette è finito anche un benzinaio 35enne sempre di Sarmato che gestiva l’area di servizio dove avvenivano le consegne di denaro. Ma non solo. Anche droga, tanta cocaina secondo i carabinieri e la procura della Repubblica di Piacenza. Infatti parallelamente è stata condotta un’indagine che ha portato all’arresto di altri cinque albanesi per spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine era nata proprio dopo che un 40enne di Fiorenzuola, nel febbraio dell’anno scorso, si era rivolto in caserma perché doveva restituire ai coniugi Esposito una somma di denaro che aveva chiesto in prestito proprio per fare fronte all’acquisto di droga per uso personale. Fino ad ora la procura ha identificato tre vittime di questa usura, ma i magistrati e i carabinieri lanciano un appello a chiunque abbia ricevuto del denaro a tassi da usura a farsi a avanti senza timore.