Condannato a 14 anni per omicidio volontario Nichi Vecchio, 33 anni originario di Bollate ma residente a Pavia è stato arrestato a Piacenza dalla polizia poche ore prima del capodanno. L’uomo ha così incominciato il 2007 in una cella delle Novate. Nichi Vecchio era stato condannato in primo grado per omicidio volontario. A bordo di una macchina, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1999, dopo una lite con un gruppo di nomadi aveva travolto Tiziana Linchtenberger, 41 anni che rimase uccisa.In primo grado Vecchio fu condannato per omicidio volontario a 14 anni, in appello fu prosciolto dall’accusa di omicidio volontario e condannato a sei mesi per omicidio colposo, rimesso quindi in libertà. La Cassazione ha però riconfermato lo scorso 25 maggio la sentenza di primo grado che è diventata esecutiva il 6 dicembre. Infine la cattura da parte delle volanti e della squadra mobile di Piacenza del trentatreenne che era tenuto d’occhio da qualche tempo. La polizia sospettava infatti che potesse trovarsi nelle nostra città. La notizia dell’arresto di questo giovane è stata resa nota questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo alla presenza del capo di gabinetto Girolamo Lacquaiti e degli ispettori della squadra mobile Virgilio Sponga e Vincenzo Scaletti. Nel corso della conferenza stampa sono stati resi noti i particolari che hanno portato all’incriminazione della persona arrestata, rimasta coinvolta in una lite fra due gruppi di giostrai, pare per motivi famigliari. La discussione fra i due gruppi, uno di Bergamo e l’altro di Brescia, era incominciata all’interno di un locale pubblico di Seriate: il XX Secolo. Il litigio era poi proseguito all’esterno con il tragico epilogo della donna travolta dall’auto da parte del Vecchio. La vicenda a suo tempo suscitò molto scalpore e il complesso iter processuale aveva portato prima a condannare per omicidio volontario l’imputato e poi ad alleggerire le sue responsabilità con una successiva condanna, non più per omicidio volontario ma per omicidio colposo. Così la pena per la persona fermata dalla polizia era scesa da 14 anni a sei mesi. Vecchio era stato rimesso in libertà e probabilmente non si aspettava che la Cassazione potesse ribaltare a suo sfavore la sentenza del processo d’Appello.La squadra mobile piacentina aveva forti sospetti che il trentatreenne di Bollate potesse trovarsi a Piacenza dove aveva alcuni amici. Sempre come spiegato nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo ieri in questura sono stati effettuati una serie di accertamenti che hanno quindi portato all’arresto del Vecchio. Il trentatreenne è stato infatti fermato nella serata del 31 dicembre sulla Caorsana. Quando gli agenti di una volante lo hanno bloccato, si trovava a bordo di una macchina con altre tre persone residenti in città. Vecchio quando è stato riconosciuto dagli agenti non ha opposto resistenza e rassegato si è lasciato condurre nel carcere delle Novate. Grazie all’indulto e ai sei mesi già trascorsi in carcere per il delitto commesso, gli restano da scontare 10 anni e sei mesi.