Caos alla camera del lavoro, teatro ieri mattina di liti furibonde sfociate in un vero e proprio parapiglia tra pensionati. L’episodio di ieri nasce con una lettera pubblicata a mezzo stampa da Gianfranco Dragoni in data 2 febbraio. Testo in cui l’ex segretario generale descriveva la sua partecipazione all’ultima convention del PD del lingotto, anche per trovare un nuovo slancio dopo gli amari scandali sindacali piacentini, con parole che non sono piaciute al segretario provinciale Spi Tamer Favalli, che ha inoltrato l’intervento via fax alle leghe territoriali del sindacato confederale stigmatizzandone il contenuto ed evidenziando il passaggio polemico di Dragoni nei confronti dell’organizzazione piacentina come espressione di un uomo affetto da problemi a causa dell’età avanzata. Per questo ieri mattina, Sandro Corsi e Alessandro Graviani, due membri della lista alternativa Spi Cgil hanno raggiunto la sede di via XXIV maggio per consegnare una lettera a compagni e dirigenti della Camera del lavoro firmata da Gianfranco Dragoni e inviata in copia al segretario regionale Cgil Vincenzo Colla, in cui il referente della lista alternativa condannava il linguaggio utilizzato da Favali. Secondo la ricostruzione fornita dai presenti, sarebbe stato il segretario generale Paolo Lanna in persona a fermare i due alternativi invitandoli ad interrompere il volantinaggio abusivo. In poco tempo si sarebbe sviluppato un acceso diverbio e sul posto sarebbero giunti anche Favali e il segretario organizzativo Spi Luciano Mazzari. Fasi concitate in cui sarebbe successo un po’ di tutto, compreso un parapiglia fisico che ha costretto i presenti a dividere la parti. Un episodio sopra le righe che ora rischia di inasprire ulteriormente lo scontro. Per l’appellativo, ritenuto offensivo, Dragoni avrebbe infatti già fatto recapitare tramite avvocato una diffida a Favali con l’invito ritrattare le offese. In caso contrario, si prospetta l’ipotesi di una querela per il segretario provinciale Spi.